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Artrosi: l'alimentazione può alleviare i sintomi! Scopri le ricette

Salute e Benessere

Artrosi: l'alimentazione può alleviare i sintomi! Scopri le ricette

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Artrosi: l'alimentazione può alleviare i sintomi! Scopri le ricette

L'artrosi, ovvero il logoramento delle cartilagini nelle articolazioni del corpo umano, è una malattia ormai diffusa in tutto il mondo e causa di molteplici sofferenze, limitazioni del movimento e dolore. In Italia, le persone che soffrono di dolore cronico sono circa 15 milioni, ossia 1 ogni 5 abitanti, e le prime cause dello stesso sono il mal di schiena e l'osteoartrosi che interessa più di 4 milioni di persone.

Hai però il diritto di sapere che nella maggior parte dei casi ci si può liberare in modo duraturo dal dolore e che puoi scegliere fra la strada ben nota fatta di analgesici, interventi chirurgici, protesi articolari, e un’altra strada fatta di allenamento regolare con esercizi particolari e un'adeguata alimentazione, anch'essa importantissima per combattere l'infiammazione.

Ne parlano nel loro libro L'ARTROSI È UNA BUGIA Roland Liebscher-Bracht e Petra Bracht.


Valerio Pignatta

 

Le terapie mediche proposte normalmente sono dei semplici analgesici, non steroidei, antireumatici oppure oppioidi. Ossia, non è che esista una cura che davvero vada a intaccare l'origine della patologia e la risolva. Sono farmaci che agiscono sul sintomo. La visione della medicina ufficiale sostiene infatti che non si possa fare nulla e che il processo artrosico è parte costitutiva dell'invecchiamento e che ci si debba adattare.

Tuttavia, sempre più studi e prassi cliniche confermano il fatto che con una dieta adeguata è possibile ridurre il processo infiammatorio all'origine della malattia, e addirittura ridurre il dolore articolare nei vari distretti corporei dove esso si annida. In effetti, il modello convenzionale che spiega l'origine dell'artrosi e i risultati delle terapie è pieno di incongruenze e l'alimentazione, com'è risaputo, difficilmente viene padroneggiata o utilizzata dai medici che durante la loro formazione universitaria nemmeno vengono forniti di troppe informazioni in merito. Eppure, il ruolo del cibo nella produzione di infiammazione è accertato.

Del pari, si possono però utilizzare gli alimenti per liberare l'organismo dai processi di intossicazione metabolica e infiammazione. Stiamo parlando delle infiammazioni che si sviluppano all'interno del corpo (non quelle portate dall'esterno da virus e batteri). Esse sono innescate da cattive abitudini, campi elettromagnetici, stress, cibo animale, iperproteico e cibo industriale, carenze nutrizionali ecc. Insomma, quando si verificano condizioni che vanno a disturbare il normale svolgimento geneticamente programmato dei processi metabolici, si origina una tensione, uno stress organico e iperacidificazione.

Da queste condizioni nasce l'infiammazione come tentativo di tamponare e risolvere il problema. Nelle patologie acute i processi infiammatori hanno termine in modo naturale, una volta che hanno assolto la loro funzione e che le cause originanti la disfunzione hanno smesso di agire. Nel caso dell'artrosi ciò è più difficile, perché il processo degenerativo è cronico, ma può essere attenuato e addirittura reinvertito con l'aiuto anche dell'alimentazione antinfiammatoria.

 

 

L'alimentazione antinfiammatoria per l'artrosi

Di cosa si tratta? Innanzitutto, come abbiamo già detto in quest'altro articolo, di eliminazione o riduzione dei cibi carne o di origine animale. La dieta antinfiammatoria ideale è quella a base di cibi vegetali freschi con un apporto di alimenti di origine animale non superiore al 5% del totale delle calorie consumate quotidianamente.

Ma ci interessa qui soffermarci su alcuni nutrienti di fondamentale importanza. Ci sono infatti vitamine, minerali e amminoacidi che favoriscono particolarmente la rigenerazione della cartilagine.

Sicuramente per prime vanno citate la vitamina C e la vitamina D. La prima, presente in numerosi vegetali, è un potente antiossidante ed è assolutamente indispensabile per la produzione di collagene sano. La seconda, invece, prodotta e assorbita tramite l'esposizione alla luce solare, è invero un ormone necessario a ogni cellula dell'organismo, comprese dunque quelle ossee, ed è inoltre un antinfiammatorio naturale.

Un paio di acidi importanti invece sono l'acido ialuronico e quello silicico. Il primo è un fondamentale componente del tessuto fasciale e ha un ruolo importante anche per elastina e collagene. Ha la capacità di trattenere i liquidi e favorire lo scorrimento degli strati fasciali. Pure l'acido silicico attiva la produzione e rigenerazione di elastina e collagene (le fibre che costituiscono il tessuto connettivo). Quando manca silicio difatti le cellule vanno in carenza nutrizionale per perdita di elastina e l'organismo si intossica. Inoltre il silicio è molto utile in questa patologia perché assorbe acqua fino a 300 volte il proprio peso.

La glucosamina, altro elemento ortomolecolare di rilievo, è invece un amminosaccaride importantissimo per la cartilagine, stimola la sintesi di collagene da parte delle cellule cartilaginee e allo stesso tempo è antinfiammatorio e regolatore del metabolismo articolare.

Lo zinco, che tutti conosciamo, è un elemento che svolge anch'esso azione antinfiammatoria e ha azioni propedeutiche per elastina e collagene. Non va dimenticata nemmeno la lisina, un amminoacido necessario per lo sviluppo di tutte le strutture fasciali.

Infine, va preso in considerazione anche l'MSM (metilsulfonilmetano), un composto sulfureo organico con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, analgesiche e inibitorie degli enzimi che distruggono le cartilagini. È anche in grado di ridurre le lesioni a livello del tessuto fasciale.

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Dunque, un'alimentazione "verde", fresca, biologica, portata avanti per almeno un anno e integrata con le sostanze di cui sopra, può portare notevoli benefici ai pazienti che soffrono di questa patologia e magari anche produrre insperati successi di un buon riequilibrio articolare. Certo, in ogni caso non bisogna dimenticare un aspetto fondamentale che è quello di bere 2-3 litri di acqua al giorno (o anche del tè verde) distribuendoli in piccole quantità per tutto l'arco della giornata, in modo tale che l'organismo riesca ad assimilarli bene e a distribuirli in tutti i recessi che ne abbisognano.

Come effetto velocizzante e rinforzante si possono anche aggiungere alla dieta delle verdure fermentate. I benefici per la salute degli ortaggi crudi fermentati sono infatti noti da secoli in molte culture. Esse contengono molte sostanze vitali e colture batteriche vive di estrema importanza per una sana flora intestinale, che vuol dire di conseguenza un sistema immunitario equilibrato e resistente. Teniamo quindi sempre presente il ruolo benefico dei vegetali e proviamo a orientare la dieta in questa direzione. Il gusto non ne soffrirà affatto!

Ecco alcuni esempi di ricette antiartrosi.

Smoothie antiartrosi

INGREDIENTI PER 2 PERSONE

  • 1 mela
  • un mango maturo
  • 80 gr di foglie verdi(spinaci baby, rucola, mix di erbe selvatiche),
  • 1 manciata di prezzemolo o di coriandolo freschi,
  • 2 datteri denocciolati,
  • 2 cucchiai di semi di lino, canapa o chia macinati al momento,
  • 1 pizzico di cannella,
  • il succo di ½ limone,
  • 150-200 ml d’acqua o di tè verde freddo, a seconda dei gusti

Lavare la mela, tagliarla in spicchi e privarla del torsolo. Sbucciare il mango e separare la polpa dal nocciolo tagliandola a tocchetti. Lavare le foglie verdi e le erbe e asciugarle tamponandole.

Versare tutti gli ingredienti nel mixer, frullare ad alta velocità e servire subito

Ratatouille antiartrosi

INGREDIENTI PER 2 PERSONE

  • 1 cipolla rossa
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 peperoncino piccolo
  • 1 zucchina
  • 2 finocchi
  • 4 pomodori maturi
  • 1 cucchiaino di olio di cocco
  • 200 ml di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di tamari (salsa di soia senza glutine)
  • 1 cucchiaino raso di maggiorana, timo e origano, essiccati o anche freschi
  • ½ cucchiaino di curcuma
  • pepe nero
  • 1 cucchiaio di crema di mandorle
  • 1 manciata di germogli

Pelare la cipolla e l’aglio, mondare il peperoncino e tritare tutto finemente. Lavare la zucchina, i finocchi e i pomodori, mondarli e tagliarli a dadini.

Scaldare l’olio di cocco in una padella. Farvi imbiondire brevemente la cipolla, l’aglio e il peperoncino, poi aggiungere i finocchi e 2 cucchiai di brodo vegetale e cuocere a fuoco lento per 3 minuti circa. Aggiungere la zucchina, i pomodori, il resto del brodo, il tamari, le erbe aromatiche, la curcuma e il pepe e far sobbollire il tutto per 15-20 minuti.

Amalgamare con la crema di mandorle e cospargere con i germogli prima di servire.

Questo piatto può essere abbinato a spaghetti di riso o patate piccole lessate con la buccia, da mescolare alla ratatouille o servire a parte.

Dolcetti antiartrosi

INGREDIENTI PER CIRCA 20 PRALINE

  • 60 g di mandorle,
  • 90 g di scagliette di cocco,
  • 2 datteri denocciolati,
  • 100 g di crema di mandorle,
  • 1 cucchiaio di sciroppo d’acero,
  • 1 cucchiaio di cacao in polvere,
  • 1 pizzico di sale,
  • 1 pizzico di curcuma,
  • ½ cucchiaino di vaniglia macinata

Nel frullatore, tritare le mandorle, le scagliette di cocco e i datteri il più finemente possibile.

Unirli al resto degli ingredienti fino a formare un composto omoge- neo da cui ottenere delle praline da mettere al fresco.

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Valerio Pignatta
Valerio Pignatta Plurilaureato e ricercatore, lavora come redattore, traduttore e collaboratore di diverse case editrici.È giornalista... Leggi la biografia
Valerio Pignatta Plurilaureato e ricercatore, lavora come redattore, traduttore e collaboratore di diverse case editrici.È giornalista pubblicista, naturopata, autore e direttore editoriale nell’ambito della medicina naturale e ha pubblicato numerosi articoli sul rapporto salute/ambiente, oltre a testi divulgativi di medicina naturale. Ha al... Leggi la biografia

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