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Psoriasi: come alleviarla con i tè di erbe

Salute e Benessere

Psoriasi: come alleviarla con i tè di erbe

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Psoriasi: come alleviarla con i tè di erbe

La psoriasi è una malattia cronica recidivante, di origine infiammatoria, della pelle che si manifesta con una crescita eccessiva dell’epidermide. Si formano placche in rilevo, di colore rosso che quando si squamano diventano bianche. Viene ritenuta una malattia ereditaria causata da fattori diversi, che viene curata, oggi, con farmaci biologici, anticorpi che bloccano una o più attività delle cellule responsabili della crescita anomala. Sono gli stessi farmaci che vengono utilizzati anche in oncologia con i malati di tumore.

La medicina allopatica non ha mai messo in relazione la psoriasi con la dieta, un legame che invece il dottor John Pagano ha notato più e più volte nel corso della sua carriera di medico. I risultati ottenuti sui suoi pazienti sono descritti nel suo libro Guarire la Psoriasi.


Romina Rossi

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Una malattia che nasce nell’intestino

Pur non essendo una malattia contagiosa o invalidante la psoriasi può essere fastidiosa e creare soprattutto problemi di relazione con le altre persone e una mancanza di autostima che incide sulla qualità della vita. Eppure, nonostante sia una malattia abbastanza diffusa, ci sono ancora delle lacune sui motivi che la scatenano. Se prendete un qualsiasi manuale medico, troverete che le cause della psoriasi, secondo la medicina ufficiale sono:

  • traumi,
  • stress,
  • infezioni da streptococco,
  • uso di farmaci come i corticosteroidi.

Molto pochi inseriscono fra le cause uno squilibrio del tratto intestinale, detto leaky gut sindrome o sindrome della permeabilità intestinale, un disordine in cui il rivestimento della parete intestinale diventa porosa e per questo permeabile, creando uno scollamento fra le cellule – che invece devono essere ben salde fra di loro, per impedire il passaggio di materiale in transito in questo tratto – che lasciano passare nel sangue materiale che andrebbe espulso e che diventa tossico. In questo modo, i batteri, i miceti, i parassiti e le loro tossine, le proteine non digerite, i grassi e le scorie, che in salute non vengono assorbiti dal flusso sanguigno, passano attraverso un intestino danneggiato, permeabile e poroso.

La sindrome della permeabilità intestinale non è una condizione da sottovalutare, perché spiega il dottor Pagano nel suo libro: “Il dott. Rona asserisce che è quasi sempre associata a malattie autoimmuni e, d'altra parte, le malattie autoimmuni dipendono dalla guarigione del rivestimento del tratto gastrointestinale.

Egli nomina in questa categoria di malattie, fra le altre, il lupus, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, la fibromialgia, la sindrome da affaticamento cronico, la vitiligine, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, il diabete, tutte direttamente correlate a un intestino iper-permeabile”.

Il primo a descrivere questa condizione e la relazione fra intestino e malattie croniche fu Edgar Cayce, sicuramente un precursore dei tempi, tanto che solo oggi questa sua intuizione viene confermata dalla scienza.

Ma quali sono i fattori che portano alla permeabilità delle pareti intestinali? Le cause sono diverse:

  • l’uso di antibiotici che provoca una crescita abnorme della flora batterica intestinale,
  • l’uso di alcol e caffeina,
  • forti irritanti dell’intestino,
  • cibi e bevande contaminati da parassiti,
  • le sostanze chimiche contenuti nei cibi raffinati,
  • la dieta a base di carboidrati raffinati,
  • l'uso di corticosteroidi e di ormoni (come la pillola),
  • la stitichezza cronica,
  • i cibi a base di grassi saturi,
  • le solanacee,
  • le emozioni negative,
  • lo scorretto allineamento della colonna vertebrale.

La soluzione per poter risolvere la psoriasi è ricostruire le parete intestinali, così che il materiale di scarto non possa più passare e contaminare il resto dell’organismo. Ecco cosa scrive il dottor Pagano in Guarire la Psoriasi: “Come potete vedere, ci sono tante ragioni che causano la distruzione delle pareti intestinali e il fatto che esse diventino porose.

La buona notizia è che la riparazione e la rigenerazione di queste pareti sono possibili in qualsiasi persona che versi in condizioni normali, poiché il lumen interno (la parete), che costituisce la barriera che previene l’infiltrazione di componenti indesiderabili, si rigenera normalmente ogni sei giorni, avendo cura, naturalmente, che il consumo di irritanti cessi e che vengano introdotte sostanze benefiche.

I due principali prodotti presi per via interna che ho usato con successo sono la corteccia di olmo rosso in polvere e il tè di zafferano americano. Ambedue si trovano sotto forma di tè ed hanno il solo proposito di curare le pareti interne dell’intestino e purificare l’intero canale alimentare.

Di come alleviare i sintomi e la manifestazione della psoriasi e di quali pratiche adottare per tenere pulito il tratto intestinale da tossine abbiamo già parlato, ora concentriamoci sui tè alle erbe terapeutici i cui estratti hanno alto potere antinfiammatorio in grado di agire sulla disfunzione intestinale.

 

 

I tè di erbe

La cura con le erbe è la più antica della terra e persino nella Bibbia vi sono numerosi passaggi che sostengono il loro uso come parte della dieta giornaliera. Le erbe e i tè sono stati usati fin dall’alba della storia umana, e la maggior parte delle medicine moderne deriva dalle piante. Alcuni affermano che esiste un’erba per ogni malattia che affligge l’umanità. Ippocrate aveva fornito la prova che molte malattie possono essere trattate solo con l’aiuto di prodotti naturali. Secondo i dati storici, le erbe, la dieta ed i bagni sono sempre stati il punto di forza dei suoi trattamenti.

Allo stesso modo, gli indiani nordamericani e i popoli di altre antiche culture hanno fatto largo uso di erbe per curare molte malattie ed ancora lo fanno.

Forte di questa tradizione di conoscenze erboristiche, il dottor Pagano indica alcuni tè curativi ai propri pazienti affetti da psoriasi, consigliando 5 piante specifiche:

  1. zafferano (giallo americano),
  2. corteccia di olmo rosso in polvere,
  3. camomilla,
  4. tasso barbasso,
  5. semi di cocomero.

Il tè di zafferano

Lo zafferano usato per il tè per la psoriasi non è quello vero spagnolo, ma quello americano, che ha prezzi più abbordabili di quello vero: agisce sullo stomaco e nell’intestino, alleviando i disturbi della pelle, causati dal malfunzionamento del canale alimentare. Si procede alla preparazione del tè mettendo un quarto di cucchiaino di zafferano in una tazza, versandovi sopra acqua bollente e lasciando in infusione dai 15 ai 30 minuti, poi si filtra e si beve.

Il dottor Pagano consiglia di assumerlo per lungo periodo, fino a quando le lesioni della pelle non sono scomparse. Questo tè aiuta a depurare fegato e reni, attraverso l’aumento della sudorazione e uno stimolo alla guarigione delle lesioni intestinali, grazie anche all’effetto antisettico.

Nei casi più gravi di psoriasi, si può ricorrere all’acqua di zafferano: si mette un cucchiaino di zafferano in 4 litri di acqua bollente, seguendo lo stesso procedimento del tè per la preparazione, mettendo l’acqua in una bottiglia. L’ideale sarebbe assumere almeno 4 bicchieri al giorno.

Tè di corteccia di olmo rosso

Secondo la medicina cinese l’olmo rosso ha proprietà emollienti e nutrienti che esistano in natura e lo usano per la sua proprietà nell’assorbire i gas stagnanti del corpo, per la sua delicata azione calmante nei casi di enterite e di coliti e per la natura lenitiva e mucillaginosa che facilita e rende più efficiente l’evacuazione.

Per preparare il tè di corteccia di olmo rosso si mette un quarto di cucchiaino da tè di polvere di corteccia in una tazza di acqua calda. Si mescola e si lascia riposare per 15 minuti prima di bere. La tisana non dovrebbe essere lasciata riposare oltre i 30 minuti perché rischia di irrancidire.

“L’importanza di prendere lo zafferano e l’olmo rosso – scrive il dottor Pagano – specialmente in casi gravi e ostinati, non può che essere enfatizzato. Questi tè di erbe hanno effetto sul flusso gastrico nello stomaco e stimolano le pareti del tratto intestinale per curare le aree sofferenti”.

Il dottor Pagano sconsiglia l’uso della tisana di olmo rosso in gravidanza, perché può provocare aborto, mentre l’assunzione dei due tè andrebbe distanziata perché se bevuti a distanza ravvicinata, gli effetti si annullano. L’ideale è bere la tisana allo zafferano al mattino e quella di olmo la sera.

Tè di camomilla

Alla camomilla sono stati attribuiti numerosi effetti benefici, inclusa l'azione benefica per i reni, nei problemi bronchiali e della vescica e persino per lividi e distorsioni. Il tè di camomilla – si prepara come quello di zafferano – può sostituire quello di zafferano di tanto in tanto, ma è importante che quello allo zafferano venga bevuto abbastanza frequentemente.

Tè di tasso barbasso

Il dottor Pagano consiglia di assumere tè di questa pianta – meglio usare foglie fresche o in alternativa essiccate – dopo i 10 giorni di tè di olmo. Si prepara lasciando in infusione per 30 minuti un cucchiaino di tè in mezzo litro di acqua bollente.

Tè ai semi di cocomero

Ha proprietà diuretiche ed è particolarmente d’aiuto nelle infezioni alla vescica. Si può sostituire allo zafferano. Si prepara facendo bollire 2 cucchiai di semi di cocomero per 5 minuti in mezzo litro d’acqua, poi coprire e lasciare riposare fino a che diventa freddo prima di bere. Il dottor Pagano suggerisce di berne una tazza 3-4 volte al giorno.

Attraverso un approccio olistico che considera il paziente nel suo tutto e non solo come una malattia, facendo leva su alimentazione, tè curativi e uno stile di vita con pratiche che mirano a purificare l’organismo, il dottor Pagano ha ottenuto risultati straordinari nel trattamento della psoriasi, ottenendo la piena collaborazione e fiducia dei propri pazienti: “Sorprendentemente la maggior parte dei miei pazienti è rapida nell’accettare l’idea che la psoriasi sia un malfunzionamento interno. Una volta che questo è stato spiegato la loro risposta è: ‘Ha senso!’. Raramente, se non mai, ho incontrato resistenza riguardo a questa teoria, specialmente dopo aver mostrato una tangibile evidenza di guarigione.

Per la prima volta da quando la malattia si è manifestata viene loro data una spiegazione del loro problema di pelle che può essere compresa. Armati di questa nuova conoscenza quei pazienti che sono aperti a ciò sono pronti a procedere e questa volta il loro attacco al problema sarà lanciato in diverse direzioni, verso un’alternativa naturale”.

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Romina Rossi
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina... Leggi la biografia
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina naturale, benessere olistico e tecniche naturali di guargione.L’amore per la Natura e la curiosità di capire i complicati e delicati meccanismi di funzionamento dell’uomo, la portano a intraprendere... Leggi la biografia

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