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L'importanza del ciclo

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L'importanza del ciclo
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E’ fondamentale ricordare che la donna non ha il ciclo, la donna è il ciclo. La sua natura non è lineare, logica, solo razionale ma ciclica e circolare, come un cerchio che al proprio interno accoglie e racchiude molto e molti. La sfera emotiva, il sentire, è il regno della donna. La guida, la governa. Significa che quello che sente dentro è la sua stella polare, la luce che le indica la via sia nella propria vita, sia nelle scelte, sia nelle relazioni con gli altri.


Barbara Monti

Proprio in questi primi giorni di autunno il nostro Aiuto, Ho le Mie Cose! compie tre anni, e mi sembra una buona occasione per parlare -ancora- dell’importanza del ciclo.

“Ancora?” dico fra me e me, e “sì, ancora” mi rispondo, perché se è vero che piano piano l’argomento tabù delle mestruazioni comincia a uscire dall’ombra, è altrettanto vero che non se ne parla abbastanza, ma soprattutto non abbastanza bene.

AIUTO, HO LE MIE COSE!

 

Ma è davvero così importante? Perché? Per chi?

Prima di tutto è fondamentale ricordare, come ha detto con perfetta chiarezza l’antropologa Jutta Voss, che la donna non ha il ciclo, la donna è il ciclo. La sua natura non è lineare, logica, solo razionale ma ciclica e circolare, come un cerchio che al proprio interno accoglie e racchiude molto e molti.

La sfera emotiva, il sentire, è il regno della donna. La guida, la governa. Significa che quello che sente dentro è la sua stella polare, la luce che le indica la via sia nella propria vita, sia nelle scelte, sia nelle relazioni con gli altri.

A volte come tutti, nel corso della vita con i suoi ritmi frenetici e le sue elevate richieste di prestazione, lo dimentica; ma mai per sempre, mai troppo a lungo, perché il ciclo mestruale torna puntuale a ricordarle chi è, quello di cui ha bisogno, quello che ha da offrire e la mette all’angolo affinché non ignori l’imperativo di domandarsi per cosa ha senso vivere davvero.

Fermati donna vivi...al femminile!

 

 

E’ davvero così importante perché il ciclo è la bussola che aiuta a non perdere la via, il momento obbligato in cui fare i conti con se stessa e con la propria esistenza verificando che sia sempre fertile. Cioè che dia i suoi frutti, metaforici che siano. Per qualcuna i frutti sono qualche forma di creatività, per altre la famiglia, per altre ancora la carriera, per altre la propria crescita interiore.

Le energie ci sono e si moltiplicano se hanno il senso di fiorire, o di far fiorire qualcosa, o qualcuno. I figli ad esempio, o quelli o quello di cui in qualche modo ci si prende cura. Se non fiorisce, non sboccia, non trova manifestazione allora è tempo di cambiare, di chiudere.

Rinascita e nuovi inizi: lasciare andare il passato

Anche questo insegna il ciclo, che porta in sé sempre un po’ di morte, di fine delle cose, di potenziale di vita non nata. E’ davvero così importante perché dimenticare, sminuire o ridicolizzare equivale a soffrire, o morire. Perché per le giovani ragazze non è scontato avere uno spazio in cui ascoltare quello che parla forte, a volte urla, dentro di loro. E quando, dal ciclo, sono invitate o costrette a farlo, spesso non sanno come fare. E’ davvero così importante per loro stesse, per chi sta intorno e anche per la società.

Rallentare per esempio, è un dono prezioso del ciclo. Avere voglia di fare di meno, di dare di meno per qualche giorno, per raccogliere le forze e rigenerarsi nel profondo e poi riemergere con il punto fatto ed energie nuove. Un’occasione puntuale in cui guardarsi dal di fuori, con un certo distacco, e vedere un paesaggio più vasto di quello che si scorge con lo sguardo frettoloso e concentrato di ogni giorno, a cui qualche dettaglio sfugge sempre.

La felicità ad esempio. La ricchezza interiore. Il nutrimento. Uno scopo più grande. Il femminile dà, si occupa di, si prende cura. Per natura e per cultura. Ma ha anche bisogno di ricevere, di dolcezza, di attenzione, di interesse.

Forse la bellezza (non) ci salverà come dicono Bauman e Heller nell’omonimo libro, ma di certo ogni donna sente il bisogno di coltivarla questa bellezza, la propria e quella che ama spargere intorno con l’attenzione e la dedizione che la sua natura ciclica non solo le regala, ma che prepotentemente esige da lei.

E’ davvero così importante perché prima di essere necessario per portare avanti la vita di eventuali figli, garantisce una bussola per portare avanti la propria. Un filo rosso attraverso il quale si resta in contatto con se stesse, con la propria profondità, con la voce dell’intuizione, con quello che dà significato all’esistenza, con quello che si ha da offrire al mondo, con chi si è veramente.

C’è qualcosa di più prezioso di questo?

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Barbara Monti
Da sempre appassionata viaggiatrice, amo esplorare il mondo, scoprire quello che è nascosto e conoscere diversi modi di vivere. Questo lo faccio... Leggi la biografia
Da sempre appassionata viaggiatrice, amo esplorare il mondo, scoprire quello che è nascosto e conoscere diversi modi di vivere. Questo lo faccio anche stando a casa: esplorando mondi interiori, scegliendo modi di pensare più creativi, guardando oltre le cose come appaiono e offrendo nuove prospettive sulle questioni della Vita. www.barbaramonti.it Leggi la biografia

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