Sclerosi multipla. Yoga e benessere recensione di Fabiana Morsillo
GiraLibro: le vostre recensioni ai libri

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Fabiana Morsillo, da un po' di anni allieva dei corsi di yoga tenuti a Torino da Cinzia Picchioni, scrive di Sclerosi multipla. Yoga e benessere, di Massimiliano (Max) Greco, catanese cresciuto a Lucca, ufficiale di marina, Capitano di Lungo Corso che dal 2000 vive a Nizza, in Francia. Da diversi anni Max è affetto da sclerosi multipla, il che non gli ha impedito di diventare insegnante di yoga e collaborare con l'ospedale Pasteur di Nizza per lo sviluppo di un protocollo integrato di fisioterapia e yoga; nella sua pratica si focalizza sulle possibilità curative e di adattabilità dello yoga per persone affette da problemi neurologici.
Redazione Web Macro
È un libro per noi sclerati, fatto per noi e scritto da uno di noi. Max Greco è un uomo di 51 anni, affetto da sclerosi multipla da quando aveva 23 anni. Un uomo che ama la vita e non si è arreso al destino di una storia che potrebbe sembrare già scritta. In questo libro l’autore mette tutto se stesso, incoraggia, smuove gli animi, vuole spronare a vivere la vita nel miglior modo possibile, anche se sulla testa pende questa incombente «spada di Damocle».
Piacevole nella lettura, le pagine scorrono velocemente e si ha voglia di scoprire cosa riserverà la pagina successiva.
Viene strutturato con una buona logica e segue tre vie molto yogiche: mente, corpo e spirito, toccandone diversi aspetti. Si parte dalla mente, per poi passare al corpo e concludere con lo spirito. Max non lascia niente di inesplorato, grazie alla sua esperienza personale condivide con noi tutti i benefici che ha tratto da anni di pratica dello yoga. Inoltre rivela informazioni, al di fuori della disciplina dello yoga, quali regimi alimentari e diete, che potrebbero risultare utili a chi ha avuto da poco la diagnosi e cerca spunti per migliorare la propria condizione.
Per ogni area si propongono esercizi da mettere in pratica, davvero per tutti, anche per chi non ha più le gambe che lo sostengono e necessità di un aiuto, come la carrozzina. Non ci sono solo esercizi fisici, ma anche pratiche meditative e mantra. Abbracciando la disciplina dello yoga nella sua interezza, ci propone strade, da percorrere parallelamente alla medicina tradizionale, per alleviare alcuni sintomi di quest’invadente compagna di viaggio.
Credo che sia un libro che possa leggere non solo chi sia affetto da questa malattia, ma anche chi stia vicino a una persona con questa patologia o anche solo voglia conoscere meglio un mondo di cui si parla in contesti eccezionali, quali le solite raccolte-fondi televisive, in cui di solito vengono spesso e volentieri esposti casi particolarmente gravi, ovviamente per smuovere più facilmente gli animi e far sì che l’ignaro telespettatore sia propenso a mettere una mano sul cuore e l’altra sul portafoglio.
Sicuramente se fossi un neurologo insieme ai vari opuscoli più scientifici, consiglierei il libro a un mio paziente, in quanto trasmette molta positività, ma anche molti spunti di riflessione. Ci sono informazioni che io ho trovato solo dopo lunghi periodi di ricerche; se avessi avuto questo libro avrei avuto velocemente le risposte alle domande che mi ponevo e che difficilmente si trovano nell’ambiente medico-scientifico attuale.
Condivido appieno con Max l’idea che la malattia non dev’esser vissuta come un dramma, ma come un’opportunità di cambiamento. Io e lui abbiamo ricevuto lo stesso pacco regalo dalla sorte e abbiamo trovato entrambi nello yoga una nuova via di rinascita. La malattia spesso può essere un nuovo inizio e una riscoperta di noi stessi, stupirci per quante energie e forza inespressa avevamo e farci ammirare tutto il nostro potenziale di vita.
Unica pecca la mancanza di didascalie alle immagini che mostrano gli asana consigliati, un neofita rischia di perdersi facilmente con tutti i nomi in sanscrito. C’è il rischio di scoraggiare chi volesse iniziare ad avvicinarsi a questa nuova filosofia se si rende complicata la comprensione degli esercizi, soprattutto perché c’è chi affronta la diagnosi con enorme difficoltà, quindi semplificare credo sia la parola d’ordine.
In conclusione, vi invito a leggerlo, anche se non siete degli sclerati come me e Max. Sicuramente è un libro che potrei regalare a diverse persone per il prossimo Natale, una storia di vita da condividere e magari da adattare a chi soffre di altre malattie autoimmuni simili alla sclerosi multipla.
Colgo l’occasione di ringraziare la mia insegnante di yoga per la fiducia accordatami in questa mia primissima recensione, e per avermi fatto amare questa pratica nonché filosofia di vita così potente e illuminante; grazie Cinzia, c’è sicuramente un motivo se ti ho incontrato in questo mio percorso terreno e chissà se prima o poi riuscirò a comprenderlo, per ora posso dirti che ti sono immensamente grata.
