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Come diventare più consapevole in 3 passi

Yoga

Come diventare più consapevole in 3 passi

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Come diventare più consapevole in 3 passi

Si sente tanto parlare di consapevolezza. Ma cos'è esattamente? E come possiamo, concretamente, portarla nella nostra vita godendo di tutti i benefici che questo stato di presenza mentale e fisica comportano?

Ecco 5 consigli per diventare più consapevoli.


Tatiana Berlaffa

In una società sempre affannata e di fretta, ci ritroviamo molto spesso a parlare di modelli e stili di vita orientali, di buddismo, yoga e mindfulness per poterne trarre beneficio e insegnamenti.

Ma cosa significano esattamente questi termini? E come possiamo farli nostri e portarli nella vita quotidiana in modo sostenibile e compatibile con lo stile di vita di noi occidentali?

A queste e altre domande risponde Pietro Thea nel libro Sedendo Quietamente, in cui raccoglie le proprie conoscenze ed esperienze del mondo orientale e propone, a noi occidentali, degli strumenti utili per trarre vantaggio da questo modo di vivere e farlo 'nostro'.

 

 

Cos'hanno, quindi, da insegnarci queste discipline dell'Est? Ecco una breve panoramica per fare un po' di chiarezza.

Buddismo

Contrariamente a quanto si crede, il Buddismo non è una vera e propria religione. È piuttosto una 'filosofia di vita' di antica tradizione che trae origine dagli insegnamenti dell'asceta indiano Siddharta Gautama (VI, V sec. a.C.) che ha 'scoperto' le Quattro nobili verità descritte qui di seguito.

  • Prima Nobile Verità: Verità del dolore
  • Seconda Nobile Verità: Verità dell'origine del dolore
  • Terza Nobile Verità: Verità della cessazione del dolore
  • Quarta Nobile Verità: Verità della via che porta alla cessazione del dolore

Tutte queste verità ruotano intorno all'idea che la sofferenza umana sia causata dall'Ego e dai sentimenti di desiderio, attaccamento o repulsione nei confronti di cose o persone terrene che questo ci provoca. La via per allontanarci dalla sofferenza passa quindi dal distacco da ciò che è terreno e dalla comprensione dell'impermanenza, cioè che tutto è in continuo divenire e cambiamento.

Naturalmente, questa descrizione non è assolutamente esaustiva. Puoi approfondirla nel libro di Pietro Thea o nei testi specifici sul Buddismo.

Yoga

Il termine yoga deriva dalla radice yuj- che ha il significato di "unire". Da qui deriva la tradizione che vede lo yoga come l'insieme delle tecniche corporee e meditative che hanno come scopo l'unione di corpo e mente verso la comprensione di una realtà superiore e 'ultima'.

Esistono diversi stili di yoga e ognuno di essi ha alcune peculiarità specifiche ma, quanto descritto sopra è il fine ultimo a cui ognuno di questi stili e pratiche tende.

Mindfulness

Si tratta di un'attitudine di consapevolezza e presenza mentale che si coltiva attraverso pratiche di meditazione di origine buddista ma che non contemplano la parte 'religiosa' di quest'ultimo.

La meditazione di consapevolezza, pratica fondamentale della mindfulness, mira a portare l'attenzione di chi la pratica al momento presente in maniera non giudicante.

Uno dei maggiori esperti di mindfulness, che ha il merito di averla portata all'attenzione dell'Occidente e di avere creato dei protocolli psicologici basati su di essa, è Jon Kabat-Zinn.

Ormai, anche la scienza ha dimostrato che la pratica della mindfulness conduce a miglioramenti significativi sia dal punto di vista mentale che da quello fisico. Attraverso di essa, migliorano alcune patologie psicologiche, si riducono le infiammazioni corporee, il livello di stress si abbassa e la creatività e la capacità di concentrazione aumentano.

 

 

Da dove partire, quindi, per ottenere questi benefici e introdurli nel nostro stile di vita?

Ecco 3 passi per diventare più consapevole.

1. Recupera il rapporto con il tuo corpo

'Mr. Duffy viveva ad una certa distanza dal suo corpo, osservando ogni suo atto con dubbiose occhiate di sbieco.' 
Gente di Dublino, James Joyce 

Questa frase di James Joyce, riferita ad un suo personaggio, spiega bene come spesso noi trattiamo il nostro corpo, sentendoci infinitamente distanti da esso, non prestandogli le dovute cure e attenzioni e restando, per la maggior parte del tempo, all'interno della nostra testa.

Il primo passo per diventare più consapevoli parte proprio dal corpo. 

Ecco un esercizio per creare una maggiore connessione con la parte più fisica di noi: il Body Scan.

  • Sdraiati a terra in un luogo dove sai che non potrai essere disturbato
  • A poco a poco passa in rassegna le diverse parti del corpo partendo dalle dita dei piedi. Cosa senti? Un formicolio? Calore? Freddo?
  • Anche se non senti nulla, continua a prestare attenzione a ciò che accade e 'risali' con le sensazioni fino alla testa.
  • Concludi con la percezione del tuo corpo nella sua interezza. Poi, con calma, rialzati.

All'inizio può essere utile seguire una traccia guidata per eseguire bene il Body Scan. Ne trovi diverse e gratuite all'interno dell'applicazione Insight Timer.

2. Sviluppa la tua attenzione 

'Ciò che in passato intuivamo soltanto, a partire dell’esperienza clinica, ora è una conoscenza assodata: la mente è in grado di
cambiare l’attività e la struttura del cervello.'
Daniel Siegel

Durante la giornata, spesso usiamo la nostra capacità di attenzione in modo inconsapevole. Ci distraiamo più frequentemente che in passato e non usiamo questa facoltà mentale così importante nel modo in cui sarebbe opportuno. Eppure, ci rendiamo conto che, quando siamo davvero presenti a ciò che stiamo facendo, siamo più rilassati, più produttivi e la smettiamo di preoccuparci inutilmente per ciò che è stato o per ciò che sarà (o non sarà mai).

Come possiamo sviluppare la nostra attenzione e recuperare la nostra capacità di concentrazione nel momento presente e godere dei benefici che ne derivano?

Un modo semplice (ed efficace) che ci aiuta a mantenere la concentrazione nel momento presente e pensare a quello che stiamo facendo o vivendo è: disattivare le notifiche dallo Smartphone.

In un momento storico in cui il cellulare è quasi un'estensione del nostro corpo e in cui siamo sempre tentati e richiamati ad esso, è opportuno adottare delle 'contromisure' per non lasciare che lo smartphone si trasformi in un nemico che non ci permette di vivere in modo pieno e sereno.

Quando ci arriva una notifica, anche se non rispondiamo subito, il nostro cervello registra quel suono e quel segnale luminoso e, anche se non si attiva immediatamente per rispondere, dentro di noi resta la fastidiosa e stressante situazione che 'ci sia qualcosa da fare'.

Un buon modo per 'disarmare' il nostro smartphone è proprio quello di disattivare le notifiche da qualsiasi App (compreso Whatsapp).

In questo modo, la scelta del momento giusto per guardare i messaggi spetterà solo a noi. Per qualcuno, questo consiglio potrebbe sembrare un po' estremo. In realtà, però, ad eccezione di un periodo iniziale in cui i nostri amici e conoscenti potrebbero rimanere spiazzati dal fatto che non rispondiamo subito (se fino al giorno prima li avevamo abituati così), a poco a poco anche loro cambieranno atteggiamento e, in caso di comunicazioni importanti, ci chiameranno direttamente.

3. Ricordati che stai respirando

Ci sono moltissime azioni che il nostro organismo compie ogni giorno per permetterci di vivere di cui noi non siamo minimamente coscienti.

Il respiro è una di queste.

Naturalmente, nessuno pretende che diventiamo consapevoli del nostro respiro in ogni secondo della nostra giornata. Ma, per qualche minuto al giorno (e ogni volta che ne abbiamo necessità), 'tornare al respiro' ci permette di lasciar andare i pensieri che ci preoccupano, e ricordarci che siamo qui, adesso. Non c'è nient'altro di sicuro e nient'altro che conti veramente.

Per 5 minuti al giorno prova a concentrarti sul tuo respiro.

  • Siediti in una posizione comoda con la schiena eretta ma non rigida
  • Prendi consapevolezza del tuo corpo, di eventuali dolori o sensazioni
  • Prendi consapevolezza della tua mente, cogli emozioni e stati d'animo
  • E ora scegli un punto del corpo in cui ti è più facile sentire il respiro (ad esempio alla base delle narici)
  • Percepisci la sensazione che ti dà l'aria fresca quando entra e l'aria calda quando esce
  • Ogni volta che la tua mente vaga o che ti arriva un pensiero, appena te ne accorgi, torna al respiro

È tutto qui.

Se inizi introducendo questi 5 minuti nella tua quotidianità, imparerai una pratica che ti renderà più sereno e a cui potrai ricorrere anche in tutte le altre occasioni in cui ne avrai bisogno.

D'altronde, il respiro è sempre lì, pronto ad accoglierti e a ricordarti che hai solo un momento da vivere, quello presente.

 

Scopri il libro SEDENDO QUIETAMENTE

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Tatiana Berlaffa
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere... Leggi la biografia
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere di qualsiasi cosa, la provo in prima persona.Sono appassionata di tematiche legate al benessere e alla crescita personale. Amo le novità, viaggiare da sola e imparare lingue straniere.Tra i miei... Leggi la biografia

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