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Pet Therapy: riscontri scientifici nella demenza senile

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Pet Therapy: riscontri scientifici nella demenza senile

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Pet Therapy: riscontri scientifici nella demenza senile
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La Pet Therapy può rivelarsi utile anche per la demenza senile? Ce ne parla Alberto Dal Negro, esperto e operatore di Pet Therapy e autore Macro del libro Il Potere Terapeutico degli Animali.


Alberto Dal Negro

Cosa può fare la Pet Therapy per la demenza senile? Da diversi anni operiamo all’interno di una struttura per persone anziane nei dintorni di Bolzano. Nel nostro sforzo di documentare l’evidenza degli effetti positivi della relazione fra persona e animale, abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in una logopedista ancora più tenace di noi…

Abbiamo quindi deciso di ‘misurare’ l’effetto che fa l'incontro con gli animali (cani e conigli) su una gentile signora di 94 anni affetta da demenza, a scopo scientifico, sempre per questa incessante necessità di produrre dati scientifici per i molti ancora scettici su queste modalità di intervento.

Ricordiamo comunque (e lo faremo ancora) che non ci sono solo variazioni dei parametri fisici (frequenza cardiaca, pressione arteriosa) e modificazioni della funzionalità cognitiva misurata attraverso test standardizzati.

Pet Therapy: cos'è e come funziona

Chi è l'operatore di Pet Therapy?

Pet Therapy: il rapporto animale paziente

 

Demenza e Pet Therapy

C’è anche dell’altro nel prendersi cura di un animale, che mi viene a trovare, che mi offre un momento tutto per me, che mi guarda negli occhi, che mi dà attenzione, che mi dedica del tempo, che pare comprendermi, che non mi giudica, che mi accetta per quello che sono, che gradisce il mio contatto, che mi fa rivivere delle emozioni (quanti nostri anziani hanno vissuto con degli animali?). Le emozioni, qual è la portata delle emozioni? Nell’Alzheimer non è la memoria emotiva l’ultima parte che permane anche nell’ultimo stadio della demenza? E quanto influisce l’emotività sul piano cognitivo?

Ma noi stessi non serbiamo nella memoria ciò che per noi è stato particolarmente piacevole, ci ha gratificato ed emozionato? Un innamoramento, una gioia, magari condivisa, un evento speciale? Con gli animali sono tutti momenti speciali… E quanto riescono andare in profondità nel nostro essere? Chi ha avuto o ha un cane la risposta ce l’ha già…

cane demenza senile

Non dimentichiamo infine che l’intervento con un animale è come un sasso gettato nello stagno, che disegna cerchi concentrici…con onde di benessere che vanno a investire l’anziano, il familiare che lo sta accompagnando e che raccoglie questo benessere nel suo caro, nell’operatore che lo segue e che vede reazioni nuove o inusuali o dimenticate… un benessere a più livelli…

Certo, non basta la presenza di un animale, perché la differenza la fa la qualità della relazione fra il coadiutore e il suo animale, unitamente alla qualità della relazione fra assistente e persona assistita, con tutti e quattro che ‘giocano assieme questa partita’, con il comune obiettivo di innalzare il benessere della persona, la sua qualità di vita, di farla star meglio, farla ‘vivere’, con anziano ed animale assoluti protagonisti di una relazione unica e speciale, ricca di senso.

anziana pet therapy

Modalità innovative di sostegno della demenza

Un gioco a quattro, come già scrivevo tempo addietro, in cui tutti noi siamo importanti, in cui tutti ci muoviamo in funzione della persona, rispettandone tempi, scelte, non forzando mai la mano, non imponendo mai nulla, ma invitando, osservando, ascoltando, spesso facendo molto silenzio. Silenzio… (ho letto proprio nei giorni scorsi che oltre all’estinzione sulla nostra Terra di moltissime specie animali e vegetali si sta assistendo all’estinzione del silenzio… bellissimo concetto, che deve fare riflettere per primi noi coadiutori). 

Il dubbio dominante dei detrattori di questi interventi è:

“Ok, finchè sono presenti gli animali vediamo che qualcosa si muove;
ma finito l’incontro, gli effetti permangono o tutto torna come prima?”

La risposta l’ha data la logopedista Sara Biondi del Centro di Degenza “Domus Meridiana” in una relazione al convegno ”Sostenere i bisogni delle persone affette da demenza. Nuove prospettive” organizzato dall’Università di Bolzano e dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige cui abbiamo preso parte insieme il 25 ottobre 2014.

Titolo della relazione: ‘Modalità innovative di sostegno della demenza – gli Interventi Assistiti con gli Animali’. 

MODALITÀ INNOVATIVE DI SOSTEGNO DELLA DEMENZA

Sara Biondi, ad esito di quest’esperienza e tenuto conto dell’evidenza dei dati raccolti e delle teorie neuropsicologiche, afferma che l’emotività influenza implicitamente gli aspetti cognitivi nella persona affetta da demenza tanto da determinare un’attivazione di tali aspetti che in altro modo non verrebbero stimolati.

Qui si conclude la relazione della logopedista, ma noi siamo andati poi avanti con gli interventi. Ed è interessante verificare che, a distanza di 12 mesi (maggio 2015), gli effetti non erano cambiati e il MMSE si assestava sullo stesso valore del test dell’anno precedente. Un bell’effetto alone…

Articolo scritto da Alberto Dal Negro, autore del libro Il Potere Terapeutico degli Animali, edito da Macro Edizioni e di articoli sulla Pet Therapy nel nostro blog. 

Il Potere Terapeutico degli Animali

Pet Therapy. Storie ed esperienze reali di vita sulla forza terapeutica del rapporto con gli animali

Il Potere Terapeutico degli Animali - Pet Therapy


Alberto Dal Negro
Alberto Dal Negro, bolzanino, classe 1960, per oltre quindici anni ha diretto un centro studi impegnandosi in  progetti di educazione cooperativa... Leggi la biografia
Alberto Dal Negro, bolzanino, classe 1960, per oltre quindici anni ha diretto un centro studi impegnandosi in  progetti di educazione cooperativa e nella realizzazione di percorsi formativi per persone con problemi di inclusione lavorativa e sociale.Con una curiosità viscerale nel campo della crescita interiore e profondamente convinto della... Leggi la biografia

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