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Frutta e verdura a novembre

Alimentazione e Diete

Frutta e verdura a novembre

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Frutta e verdura a novembre

La grande distribuzione ha modificato profondamente le nostre abitudini alimentari, rendendo disponibili tutto l'anno frutta e verdura appartenenti invece ad una stagione ben precisa.

La miglior scelta che possiamo fare per la nostra salute e l'ambiente invece è quella di consumare frutta e verdura di stagione. Scopri con noi cosa consumare nel mese di novembre


Redazione Web Macro

La grande distribuzione ha modificato profondamente le nostre abitudini alimentari, rendendo disponibili tutto l'anno frutta e verdura appartenenti invece ad una stagione ben precisa.

La miglior scelta che possiamo fare per la nostra salute e l'ambiente invece è quella di consumare frutta e verdura di stagione. Scopri con noi cosa consumare nel mese di novembre.

Conservazione, lavaggio, ammollo e cottura

La verdura fresca, in particolare gli ortaggi a foglia, deve essere conservata nell’apposito cassetto in dotazione in ogni frigorifero. Cipolle, zucche, rape, patate bianche si conservano meglio in ambienti ventilati.

La conservazione di un ortaggio per giorni ad una temperatura superiore a 10°C causa la trasformazione dei nitrati, molecole chimiche presenti nella costituzione della stessa struttura del corpo del vegetale, e di nitriti. Questi, a loro volta, possono reagire all’interno dello stomaco e dell’apparato intestinale con altre molecole chiamate amine derivate da altri alimenti. La reazione tra i nitriti e le amine porta alla formazione di nitrosammine, potenti cancerogeni.

È preferibile quindi un vegetale surgelato che un ortaggio mal conservato. La surgelazione permette, inoltre, di mantenere intatto il pa- trimonio vitaminico, mentre una cattiva conservazione compromette l’integrità di alcune vitamine, in particolare la vitamina C e l’acido folico.

Mangiate la verdura cruda solo dopo averla lavata in modo scrupoloso e a lungo. Il lavaggio degli ortaggi serve a rimuovere gli eventuali residui ambientali (come la terra) oppure chimici (come concimi, fitofarmaci e antiparassitari). La completa rimozione dei parassiti e di microbi è difficilmente raggiunta con il lavaggio ed è comunque da farsi sotto acqua corrente.

È bene, inoltre, fare l’ammollo in acqua in soluzione debolmente acida ottenuta con l’aggiunta di succo di limone fresco o con aceto. Questa scelta consente di proteggere il contenuto di vitamina C presente negli ortaggi crudi. Meglio non tagliare in piccoli pezzi la verdura prima dell’ammollo per evitare di perdere alcuni nutrienti e che l’alimento si ossidi. È bene evitare di tagliuzzare gli ortaggi prima della cottura perché l’operazione aumenta la superficie di contatto con l’acqua e di conseguenza la perdita dei principi nutritivi.

È importante sorvegliare i tempi di cottura delle verdure: un ortaggio o una verdura leggermente consistenti sono più saporiti e contengono più vitamina C di quelli troppo cotti; in un ortaggio cotto correttamente la perdita di vitamina C è attorno al 50%, ma si può superare l’80% se si effettua una cottura prolungata.

I minerali, durante la cottura, migrano nell’acqua, quindi è consigliabile consumare il brodo vegetale che si forma durante la preparazione delle verdure. La cottura causa modificazioni nel colore dei vegetali.

Il verde si trasforma in bianco oliva per il passaggio della clorofilla a feofitina sotto l’azione del calore. L’unico sistema valido per mantenere il verde è una cottura rapida e fatta in poca acqua.

I vegetali di colore rosso mantengono il loro colore se cotti in ambiente acido ottenuto con l’aiuto di succo di limone o di aceto. La loro cottura deve avvenire in una pentola coperta.

Carciofi, cardi, carote, patate quando sono tagliati possono annerire per ossidazione dei loro tannini. L’inconveniente può essere evitato aggiungendo succo di limone o aceto di mele all’acqua di cottura.

Il cavolo può sprigionare un cattivo odore durante la cottura dovuto a composti dello zolfo di cui il cavolo è molto ricco. Per evitarlo si può ricorrere un batuffolo di cotone imbevuto di aceto di vino messo sopra il coperchio della pentola oppure a un cucchiaio di aceto o al succo di un limone spremuto nell’acqua di ebollizione.

Quando è possibile, sarebbe meglio mangiare ad ogni pasto sia ortaggi cotti che crudi. In presenza di intestino pigro oppure con patologie, si crede che mangiare verdura cotta possa aiutare e proteggere l’intestino. Invece mangiare verdura cotta e privarsi di verdura cruda è un danno funzionale per il benessere e la salute intestinale.

Occorre eventualmente sminuzzare i vegetali in piccole porzioni prima di mangiarli. Questa scelta consente di aiutare la digestione gastrica. Mangiare crudo e sminuzzare i vegetali sono scelte di alimentazione consapevole.

Dal punto di vista del valore nutritivo le verdure e gli ortaggi sono caratterizzati da un contenuto d’acqua mediamente dell’89% con estremi che vanno dal 76% del tartufo nero al 96% della lattuga e dei ravanelli. L’apporto energetico è relativamente basso, quello proteico è basso, così come quello glucidico e quello lipidico che è praticamente trascurabile.

L’importanza delle verdure e degli ortaggi è quindi dovuta al rilevante contenuto dii elementi minerali alcalinizzanti (magnesio, potassio) che provvedono alla regolazione dell’equilibrio acido/base dell’organismo, costituendo la riserva alcalina del sangue e diminuendo l’acidità delle urine, e al contenuto di fibra, che riveste un ruolo importante nella regolazione dei normali processi digestivi dell’organismo.

Questa funzione dipende dalla capacità della fibra di assorbire acqua che aumenta la motilità intestinale e modifica la microflora intestinale. La fibra contenuta in tutti i vegetali contribuisce a prevenire molte malattie quali: stitichezza, diverticolosi del colon, emorroidi…

Peperoni, foglie di rapa, cavoli di Bruxelles, broccoli, cavolo cappuccio, cavolfi ore, lattuga, spinaci sono ortaggi ricchi di vitamina C.

Carote, radicchio verde, spinaci, zucca gialla, pomodori maturi, peperoni, agretti, bietola, lattuga apportano caroteni (provitamina A).

Ecco l'elenco della frutta che potete trovare a novembre:

  • Arance
  • Cachi
  • Kiwi
  • Mandaranci
  • Mandarini
  • Mele
  • Pere

E quello della verdura:

  • Bietole
  • Broccoli
  • Carciofi
  • Cardi
  • Carote
  • Cavolfiori
  • Cavoli
  • Cicorie
  • Finocchi
  • Insalate
  • Patate
  • Porri
  • Radicchio
  • Sedani
  • Spinaci
  • Zucchine

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