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Camminare a piedi nudi fa bene alla salute

Salute e Benessere

Camminare a piedi nudi fa bene alla salute

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Camminare a piedi nudi fa bene alla salute

Avete mai provato a camminare a piedi nudi anche solo per qualche minuto? Non sto parlando solo di andare scalzi sulla sabbia in estate, ma proprio di stare senza scarpe in giardino, su un prato o a contatto con la terra nuda.

Ci sono studi oggi che dimostrano che camminare a piedi nudi – o fare earthing – migliora la salute. Il come e il perché ce lo spiegano Clinton Ober, Stephen T. Sinatra e Martin Zucker nel loro libro Earthing, Camminare a Piedi Nudi.


Romina Rossi

 

La carenza di vitamina T

Secondo alcuni studi oggi la stragrande maggioranza della popolazione occidentale soffre di carenza di vitamina T. No, non mi sono sbagliata: ci manca proprio la vitamina T. Non l’avete mai sentita nominare? Eppure è la principale responsabile della sindrome da disconnessione di cui siamo tutti un po’ sofferenti.

Secondo gli studi moderni, ci manca il legame con la Natura: mentre i nostri cugini del mondo antico erano parte del mondo naturale, ci vivevano e ci lavoravano, noi ne siamo distaccati. Quand’è l’ultima volta che vi siete seduti su un prato? O che avete fatto una passeggiata in mezzo a un campo? Passiamo la nostra vita prevalentemente fra quattro mura, divisi fra casa e lavoro, intervalliamo al supermercato e il resto del tempo lo passiamo al volante sull’asfalto. Alla natura se va bene, molti riservano la scampagnata la domenica d’estate.

Ma questa disconnessione è tutta a nostro discapito, come spiegano gli autori del libro Earthing, Camminare a Piedi Nudi:

“Quello che emerge chiaramente è che il sistema immunitario viene sopraffatto. Le possibili cause su cui si concentrano i sospetti sono il fattore genetico, l’alimentazione non adeguata, l’inquinamento atmosferico, l’obesità, l’inattività fisica e anche la vita in ambienti domestici eccessivamente sterili.

Ciò che è ormai evidente è che i ricercatori si sono lasciati sfuggire un altro fattore, qualcosa che hanno proprio sotto il naso o, per essere più precisi in fatto di anatomia, sotto i loro piedi. In questo libro noi proponiamo di aggiungere alcuni nuovi elementi alla lista delle cause: la mancanza di connessione con il flusso naturale del pianeta di energia elettrica superficiale e la carenza di elettroni nel nostro corpo derivante da questa mancanza di connessione.

Le nostre ricerche ci hanno dimostrato che l’aumento vertiginoso di incidenza di malattie croniche nella nostra vita ha coinciso con un periodo in cui sempre più persone hanno perso la connessione con la Terra. È forse questa disconnessione, questa carenza il legame mancante, la ragione nascosta che spiega l’aumento sempre maggiore di malattie? È forse la causa primaria di tutto? Se le infiammazioni sono il Santo Graal della medicina, la connessione alla Terra è il Santo Graal delle infiammazioni? La risposta alla prima domanda è risolutamente sì”.

Potenziare il nostro sistema immunitario nel bosco

 

In passato il nostro organismo era abituato al contatto continuo con la Terra, tanto che il nostro sistema immunitario si è evoluto durante milioni di anni tenendo conto di questa profonda e naturale connessione. I problemi sono sorti quando abbiamo perso la nostra condizione di “terrestri” e ci siamo auto-esclusi dal mondo naturale.

Quello che accade al corpo umano quando viene separato dai segnali che la Terra invia è stato dimostrato da un esperimento condotto in Germania al Max Planck Institute negli anni dal 1960 al 1970. I ricercatori hanno appositamente isolato alcuni volontari per mesi in una stanza nel sottosuolo schermata elettricamente dai ritmi del campo elettrico della Terra. Sono stati rigorosamente monitorati i livelli di temperatura corporea, i ritmi del sonno, le escrezioni urinarie e altre attività fisiologiche.

Tutti i partecipanti hanno sviluppato disturbi, anomalie e confusione, una sorta di aritmia complessiva del corpo. Hanno mostrato disturbi del sonno e della deambulazione, produzione ormonale fuori sincronia e una generale perdita di regolazione delle funzioni corporee di base. Quando nella schermatura metallica attorno alla camera sotterranea sono stati introdotti ritmi elettrici comparabili a quelli rilevati sulla superficie terrestre, si è notato un immediato ripristino dei normali andamenti fisiologici.

Questi studi, che hanno coinvolto centinaia di partecipanti nel corso di molti anni, documentano chiaramente l’importanza dei ritmi elettrici della Terra per le normali funzioni biologiche. I ritmi normali del corpo costituiscono un punto di riferimento stabile per il recupero, la guarigione e il ringiovanimento – in breve, per una piena salute.

Risulta chiaro che il caos biologico indotto dagli esperimenti conduce a una perdita di salute. In conclusione, l’orologio biologico del corpo ha bisogno di essere continuamente calibrato secondo le pulsazioni della Terra che governa i ritmi circadiani della vita del pianeta.

Interessante è la riflessione che si legge nel libro:

“Ovviamente noi non viviamo sottoterra, viviamo sopra la Terra ma non propriamente su di essa – e questo è il problema. Siamo disconnessi. Provate a guardarvi, e a guardare chi vi sta intorno, e vi farete un’idea delle conseguenze della disconnessione. Ci sono un sacco di malati. Basta dare un’occhiata alle statistiche sulla salute – o meglio, sulle malattie – e vi accorgerete che, più o meno a seconda dei casi, indicano una sindrome da disconnessione. Viviamo su questo pianeta, eppure ne siamo disconnessi”.

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Ma perché la Terra è così importante per la nostra salute?

Una questione… bioelettrica

Esiste una connessione elettrica o energetica fra il nostro organismo e la terra. Solo di recente però si è studiato e compreso il significato di questa connessione, che è stata spiegata dagli scienziati esperti in geofisica, biofisica, ingegneria elettronica, elettrofisiologia e medicina. Grazie ad essi, abbiamo appreso che l’energia elettrica della Terra mantiene l’ordine delle nostre frequenze corporee come un direttore d’orchestra controlla la coerenza e la cadenza dei suoi musicisti.

Noi funzioniamo e viviamo elettricamente su un pianeta elettrico. Ciascuno di noi è un insieme di circuiti elettrici dinamici. Nella matrice vivente dei nostri corpi complessi, trilioni di cellule trasmettono e ricevono energia costantemente durante le loro reazioni biochimiche programmate.

Pensate ad esse come microscopiche macchine elettroniche. Il movimento dell’acqua e dei nutrienti nelle cellule è regolato dai campi elettrici e ogni tipo di cellula ha una data ampiezza della frequenza nell’ambito della quale opera. Il cuore, il cervello, il sistema nervoso, i muscoli e il sistema immunitario sono i primi esempi di sottosistemi elettrici che funzionano all’interno del corpo “bioelettrico”. Tutti i nostri movimenti, i nostri comportamenti e le nostre azioni sono attivati dall’elettricità.

Gli autori di Earthing, Camminare a Piedi Nudi ci spiegano in modo semplice il perché del legame energetico:

“Le frequenze naturali della Terra di cui stiamo parlando sono onde di energia provocate dal moto di particelle subatomiche chiamate elettroni liberi. Nessuno ha mai visto gli elettroni, ma potete immaginarli simili al funzionamento di un alveare. Le api, ronzando intorno all’alveare, sono come gli elettroni che si muovono intorno al nucleo atomico in una “nube” di energia.

Un’altra analogia utilizzata spesso è quella dei pianeti che ruotano intorno al sole. I nuclei contengono protoni, con carica positiva, e neutroni, che non hanno carica, come spiega il nome stesso. Gli elettroni hanno carica negativa. […] Come la Terra, il nostro corpo è composto per la maggior parte di acqua e minerali ed entrambi sono eccellenti conduttori di elettroni. Gli elettroni liberi pulsano in continuazione sulle superficie del conduttore Terra, alimentati da fenomeni naturali – le radiazioni solari, migliaia di scariche elettriche al minuto, e l’energia generata dal nocciolo interno del pianeta – e si spostano facilmente sopra, dentro e attraverso il corpo ma solo quando c’è un contatto diretto con il terreno”.

Ed è qui che sta il problema: noi non solo non siamo a contatto con il terreno, ma ci auto-isoliamo in tutto e per tutto. Pensate infatti ai materiali che usiamo oggi, che sono principalmente di tre tipi: i conduttori, gli isolanti e i semiconduttori. Un esempio di conduttore sono i fili di rame all’interno delle pareti di casa o il filo elettrico che colleghiamo a una presa per far funzionare un apparecchio.

Il flusso esterno di elettroni del conduttore – paragonabile, per semplificare, al modo in cui gran parte delle api ronzano intorno all’alveare o al modo in cui i pianeti distanti orbitano intorno al sole – hanno un legame debole tra loro e si muovono facilmente nello spazio tra gli atomi. Essi formano una sorta di gas intorno agli atomi e fluttuano liberamente attraverso il conduttore solido. Per questa ragione si chiamano elettroni liberi.

Immaginateli come spiriti liberi, senza legami con gli atomi che vanno a costituire il materiale solido. Nei materiali isolanti, invece, gli elettroni sono legati saldamente ai loro atomi. Non ci sono elettroni liberi e di conseguenza non c’è corrente che scorre attraverso questi materiali. Esempi di materiali isolanti sono la plastica, la gomma, il vetro e il legno. E di cosa sono fatte le suole delle scarpe che indossiamo ogni giorno? Plastica o gomma.

Inoltre, portiamo scarpe o altri tipi di calzature anche a casa, per la maggior parte del tempo, un’abitudine che influenza la nostra andatura e la postura. Gli autori del libro riportano un articolo del dottor William Rossi pubblicato sul Podiatry Management, che ci permette di capire perché il piede dovrebbe stare a contatto con la terra: “La pianta (o superficie plantare) del piede è ricoperta di terminazioni nervose, circa 1300 per pollice quadrato. Ce ne sono di più rispetto a ogni altra parte del corpo di simili dimensioni. Perché mai ci sono tutte queste terminazioni nervose concentrate proprio lì? Per mantenerci in contatto con la Terra, il vero mondo fisico intorno a noi. Si chiama 'risposta sensoriale'.

Il piede è il legame vitale tra la persona e la Terra. Anche le zampe di tutti gli animali sono ugualmente ricche di terminazioni nervose. La Terra è ricoperta da uno strato di forza elettromagnetica ed è questo che crea la risposta sensoriale nei nostri piedi e nelle zampe degli animali.

Provate a camminare a piedi nudi sul terreno per un paio di minuti. Ogni essere vivente, incluso l’uomo, acquista energia da questo campo grazie ai piedi, alle zampe, alle radici. […] Il dottor Rossi lamenta il fatto che le scarpe moderne ci hanno separato dall’energia e dalle sensazioni che la Terra ci dà, così importanti per la risposta sensoriale dei piedi. Egli ha scritto: ‘La parte di sotto delle nostre scarpe è virtualmente isolata. Una sezione crociata della scarpa rivela diversi strati: una suola esterna, una di mezzo e una interna di materiale denso, poi una suola anatomica, l’imbottitura e la soletta interna. Un pressoché assoluto black out di risposta sensoriale’”.

A piedi nudi (earthing) per riconnetterci con la terra

 

I benefici di stare a piedi nudi

E proprio questo isolamento sensoriale ha portato allo sviluppo delle malattie. Secondo alcune ricerche stare a piedi nudi a contatto con il suolo migliora la nostra salute, in tutti i sensi. I ricercatori hanno infatti messo in evidenza che l’earthing:

  • Elimina le cause delle infiammazioni e migliora o elimina i sintomi di molti disturbi legati alle infiammazioni.
  • Riduce o elimina il dolore cronico.
  • In molti casi migliora il sonno.
  • Aumenta l’energia.
  • Diminuisce lo stress e favorisce la quiete riequilibrando il sistema nervoso e gli ormoni dello stress.
  • Normalizza i ritmi biologici del corpo.
  • Diluisce il sangue e migliora la pressione e il flusso sanguigno.
  • Allevia le tensioni muscolari e il mal di testa.
  • Allevia i sintomi ormonali e mestruali.
  • Accelera moltissimo la guarigione e aiuta a prevenire le piaghe da decubito.
  • Riduce o elimina il jet lag.
  • Protegge il corpo contro i campi elettromagnetici ambientali (CEM) potenzialmente dannosi per la salute.
  • Accelera il recupero da attività sportiva intensa.

E, dunque, siete ancora con le scarpe ai piedi? 

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Romina Rossi
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina... Leggi la biografia
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina naturale, benessere olistico e tecniche naturali di guargione.L’amore per la Natura e la curiosità di capire i complicati e delicati meccanismi di funzionamento dell’uomo, la portano a intraprendere... Leggi la biografia

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