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Hai un collega psicopatico? Scoprilo!

Psicologia e Crescita Personale

Hai un collega psicopatico? Scoprilo!

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Hai un collega psicopatico? Scoprilo!
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Ti sei scelto il partner, gli amici, i compagni di palestra. Ma i colleghi non hai potuto sceglierli e ne hai uno che è proprio strano. E' difficile da gestire e né tu né nessun altro riuscite ad andare d'accordo con lui. E se fosse un po' psicopatico? Impara a riconoscerlo e a lavorare con lui senza innervosirti o perdere la testa.


Tatiana Berlaffa

Siamo circondati da psicopatici, ci ricorda Barbel Mechler nel suo libro.

E se uno di questi lavorasse proprio con te? Ecco come riconoscere e gestire al meglio il tuo collega psicopatico.

SIAMO CIRCONDATI DA PSICOPATICI!

 

Premessa: prima di parlare in modo approfondito di come riconoscere uno psicopatico e di come comportarci con lui, è doveroso ricordare che per psicopatico, nel libro come anche in questo articolo, non ci si riferisce ad individui ‘psicopatici’ nel senso psichiatrico del termine. Senza esprimere una diagnosi in senso clinico, gli individui presi in esame sono quelli che rivelano un comportamento fortemente antisociale e che presentano atteggiamenti manipolatori tali da avvelenare la vita e la salute altrui.

Tipologie di colleghi 'psicopatici'

Gli psicopatici non sono tutti uguali. Ce ne sono di diversi tipi ed è giusto fare le dovute distinzioni affinché possiamo interagire nel modo migliore con ognuno e ottenere i migliori risultati.

Innanzitutto, per riconoscere uno psicopatico e scoprire le sue caratteristiche principali, leggi questo post.

Come riconoscere uno psicopatico in 20 passi

Hai appurato che hai di fronte proprio un individuo difficile e psicopatico e si tratta proprio del tuo collega?

Come prima cosa, sappi che hai ragione. Non è semplice avere a che fare tutti i giorni per lavoro con uno psicopatico.

Come seconda cosa, chiediti a quale tipologia di psicopatico appartiene. E' opportuno fare 2 macrodistinzioni per capire quale delle 2 definisce meglio il tuo compagno di lavoro.

1. Il collega psicopatico innocuo

Il tuo collega è strano. Probabilmente non ha una vita sociale al di fuori del lavoro (o se ce l'ha, tu non vuoi conoscerla e non vorresti mai essere tra i suoi amici), sembra non coltivare nessun hobby, saluta a fatica e non sarà mai lui ad iniziare la conversazione.

In questo caso, sei in contatto con uno 'psicopatico' innocuo. Magari è timido ai limiti della fobia sociale o vive nel 'suo mondo' e da lì non vuole proprio uscire o ancora coltiva un interesse segreto e sta progettando qualcosa che (nel bene o nel male) sconvolgerà l'umanità.

Qualunque sia di queste ipotesi, se così fosse, sarebbe il minore dei mali. E' innocuo e questo è quello che conta.

Come puoi fare, però, ad interagire con lui?

  • Prova semplicemente ad essere gentile

Salutalo tu per primo, cedigli il passo se vi trovate vicini in corridoio o state per uscire dall'ascensore. Forse non lo darà a vedere ma anche queste piccole accortezze potrebbero aiutarlo a vedere il mondo come un luogo meno pericoloso e ad aprirsi un po' di più.

  • Mantieni le conversazioni in ambito lavorativo

E' un tuo collega e molte decisioni, idee e modalità di azione dovete obbligatoriamente condividerle. Ma se ti atterrai ai compiti da svolgere e non uscirai dal 'seminato' parlando di passatempi, feste, facendo battute o raccontando l'ultima puntata della tua trasmissione preferita, lui si sentirà rassicurato. Magari è anche bravo nel suo lavoro o, comunque, lo conosce abbastanza bene da non percepire disagio.

  • Fai tu la prima mossa quando si tratta di proporre qualcosa

C'è un nuovo progetto e tu devi lavorare a stretto contatto con lui. Il capo vi chiede idee e proposte e si aspetta che voi le troviate insieme. Il solo fatto di dover 'iniziare' lui per primo qualcosa, potrebbe gettarlo nel panico. Quindi, armati di pazienza e proponi tu. Di certo, quando il progetto sarà avviato, per lui sarà più facile accodarsi e, magari, potrebbe stupirti con qualche idea davvero buona.

  • A volte, cerca di guidarlo fuori dalla sua comfort zone

Segui questo consiglio solo se, in fondo, ti interessa davvero questa persona. Se te la senti, solo nel momento in cui ti sembra di aver conquistato la sua fiducia, prova a proporgli qualcosa di diverso. Forse puoi invitarlo a prendere un caffè in pausa, oppure puoi portare anche a lui un croissant dal bar oppure ancora puoi dirgli che ieri sera hai visto un bel film alla tv.

Se decidi di provare questa strada, ricorda che dovrai sempre avere 'un piano B'.

Ad esempio, se lo inviti a prendere il caffè, fai in modo che non ci siano altre 10 persone con voi. Lo intimidiresti ancora di più e otterresti solo un rifiuto per tutte le altre volte. Oppure, se ti accorgi che quando gli parli di quel film tanto bello che hai visto, lui non riesce neanche a balbettare neanche una risposta e non ti dice quale programma invece ha seguito lui, non preoccuparti. Torna a fare il tuo lavoro e non temere. Hai fatto un tentativo e lui, anche se non lo dà a vedere, potrebbe essersene accorto e avere apprezzato.

  • Non avere aspettative

Questo è il consiglio più importante. Se il tuo collega è fatto in questo modo, ci saranno dei motivi e non sei certo tu la persona che può e deve risolverli. Quindi, non aspettarti grandi cambiamenti o miracoli. Lui non sarà mai l'anima della festa, non andrete mai a bere qualcosa insieme dopo il lavoro. Ma, in fondo, puoi conviverci benissimo. Ricorda: non l'hai scelto come partner per la vita, è solo un collega di lavoro.

CIRCONDATI DA PSICOPATICI!

 

2. Il collega 'psicopatico' nocivo

La seconda categoria è ben più difficile da affrontare. Si tratta di quei colleghi strani, difficili ma che non stanno assolutamente in disparte, anzi, rendono difficile la vita anche a te. 

Queste persone hanno la capacità di 'inquinare' tutto l'ambiente intorno a loro e non è facile gestirli e 'ridimensionarli'.

Il collega psicopatico può comportarsi così:

  • È dedito ai pettegolezzi

Con te parla male degli altri colleghi e, stai pur certo, fa lo stesso con loro nei tuoi confronti.

  • Si lamenta sempre

Non va mai bene niente: dalla mensa alla pulizia dell'ufficio, agli orari, all'organizzazione, alla gerarchia. Anche se la gestione dell'azienda è cambiata diverse volte e tutto è stato rivoluzionato in mille modi diversi a lui non andava bene nulla prima e non gli va bene nulla neanche adesso.

  • Vuole avere sempre ragione

Durante le riunioni non ascolta nemmeno quello che gli altri propongono. Lui ha un solo e unico scopo: uscire vincente. E' competitivo in modo patologico, è contento solo se si fa quello che lui vuole fare o che ha deciso sia il meglio per tutti. L'esito di queste sue 'battaglie' dipende ovviamente anche dalla sua posizione in azienda. Più è in alto, più è facile che ottenga quello che vuole. Ma anche se così non fosse, non illuderti. Lui è quello che la volta dopo tonerà più agguerrito di prima a difendere le sue discutibili opinioni.

  • È bugiardo

Non si può certo dire che non abbia fantasia. Le versioni dei fatti che racconta pur di non dover ammettere un errore sono innumerevoli. Il problema è che a volte non se le ricorda più nemmeno lui e finisce con il raccontare cose diverse a tutto l'ufficio. Ma, attenzione, se cerchi di smascherarlo di fronte al capo, potrebbe diventare cattivo e, pur di difendersi, sarà disposto in tutti i modi a far passare te dalla parte del torto. 

Come riconoscere un bugiardo patologico

  • È un manipolatore

Di solito sceglie alcune persone da lui giudicate 'dolci, gentili, affabili e disponibili' e, scambiandole per deboli, cerca di strumentalizzarle per i suoi 'giochi di potere'. Pur di risultare il migliore cerca di crearsi degli adepti che lo sostengano in ogni occasione. Con questi malcapitati il collega psicopatico fa il doppio gioco. Quando si trova a tu per tu con loro, diventa compiacente e cerca, in modo falso, di portarli dalla sua parte e di farli sentire importanti. Non appena però, se ne presenti l'occasione, durante una riunione o in gruppo, davanti ad altri li 'userà' per farsi bello. Se ciò dovesse servire a far risaltare ancora di più il suo ego smisurato, potrà anche denigrare le sue vittime davanti a tutti salvo poi, in privato, tornare ad essere gentile e fintamente interessato a loro per averle dalla propria parte.

Le persone 'prescelte' per questo gioco ingannevole spesso restano 'spiazzate'. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone sincere, oneste e integre moralmente che non riescono a capire come possano esistere individui simili. Se ti sembra di rientrare in questa categoria e ti devi relazionare, per lavoro o nella vita privata con psicopatici di questo genere, può esserti utile leggere anche questo articolo: come lasciare uno psicopatico.

Come lasciare uno psicopatico

Come comportarsi con un collega 'psicopatico'

Ed ecco qualche consiglio per gestire il tuo collega e vivere serenamente sul luogo di lavoro e anche fuori.

 1. Cerca di isolarlo

Anche se hai a che fare con uno psicopatico di quelli tosti, nessuno può vivere da solo. Neanche lo psicopatico fa eccezione. Per portare avanti i suoi 'giochetti' ha bisogno di un pubblico che lo segua, che lo apprezzi o anche solo che faccia da spettatore alle sue 'prodezze'.

Lascialo il più possibile 'nel suo brodo'. Non permettere che ti coinvolga in situazioni che non ti piacciono o in cui non ti senti a tuo agio. Quando puoi, spostati proprio fisicamente da dove si trova lui. Se c'è qualcuno con cui hai una particolare confidenza, invitalo a fare lo stesso. Lasciato da solo, il collega psicopatico non potrà portare avanti per molto la sua 'farsa'. O, nel caso dovesse continuarla, tu farai parte il meno possibile della sua 'cerchia di influenza negativa'.

2. Parla solo di lavoro

Non permettere al collega psicopatico di conoscere troppe cose. Potrebbe anche utilizzarle in maniera negativa contro di te. Parla con lui solo quando è necessario e di ciò che serve per il lavoro. Se stai parlando con qualche tuo collega e amico, di cose personali, non esitare a cambiare discorso se arriva lui. Non sei maleducato. Ti stai solo proteggendo.

3. Prenditi delle pause

Non tutte le situazioni possono essere evitate. Alcune volte, magari anche spesso, ti capiterà di avere a che fare con lui e non potertene andare. In quei casi, rispetta le 2 regole precedenti e, dopo aver interagito con il collega psicopatico, ricordati di prendere una pausa. Prima ti 'disintossichi' dalla negatività di quella persona, meglio è.

Esci dalla stanza, recati in bagno, recati a bere un bicchiere d'acqua o, meglio ancora, fai 2 passi fuori dall'edificio o sul terrazzo. Se proprio non puoi fare nulla di tutto questo (ma una pausa potrai prenderla ogni tanto, vero?), concentrati sul respiro. Fai almeno 3 respiri consapevoli. Fai in modo che l'espirazione sia più lunga dell'inspirazione (questo stimola il nervo vago che induce un rilassamento immediato) e poi riprendi, con calma, le tue attività.

E se lo 'psicopatico' fosse il tuo capo?

Al lavoro potresti avere a che fare, non solo con un collega psicopatico, ma anche con un capo psicopatico!

Come risolvere la situazione? Innanzitutto, applica i suggerimenti che hai letto sopra anche con il tuo capo. Se lo isoli, parli solo di lavoro e cerchi di rilassarti e 'ricentrarti' dopo ogni incontro con lui ne trarrai senz'altro giovamento.

Se, però, la situazione dovesse essere realmente complicata e la tua vita dovesse sembrarti un inferno, puoi considerare l'idea di parlarne con qualcuno.

Anche all'interno del tuo luogo di lavoro, probabilmente, c'è un ufficio 'risorse umane' in cui operano persone qualificate che hanno lo scopo di mantenere un clima sereno e produttivo in azienda.

E' un tuo diritto parlare con loro e spiegare la situazione. 

Nel caso non ci fosse questo ufficio, scegli un collega che stimi, magari con un'anzianità in azienda più alta della tua e riferiscigli quello che sta succedendo. Spesso, non ci confidiamo perché temiamo di essere giudicati ma, in realtà, potremmo trovare molta più comprensione di quella che crediamo.

Un consiglio: Non parlare mai in termini 'personali'. Cerca di mantenere la descrizione dei fatti sul piano lavorativo. Ti rivolgi a queste persone perché non riesci a svolgere più il tuo lavoro come vorresti. Parti da qui. Sembrerai più professionale e tutti saranno più disposti ad ascoltarti.

Non temere mai di chiedere aiuto in situazioni con persone difficili. E' un tuo diritto e lo fai per il tuo bene.

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Circondati da Psicopatici - LIBRO

Come difendersi con successo da manipolatori, bugiardi, egoisti, inaffidabili e tiranni

Barbel Mechler


Tatiana Berlaffa
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere... Leggi la biografia
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere di qualsiasi cosa, la provo in prima persona.Sono appassionata di tematiche legate al benessere e alla crescita personale. Amo le novità, viaggiare da sola e imparare lingue straniere.Tra i miei... Leggi la biografia

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