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La meditazione rinforza il sistema immunitario

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La meditazione rinforza il sistema immunitario
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Il sistema immunitario, come l’intero organismo, può subire e/o agire in quell’ambiente, non più definibile a lui esterno, ma come parte di esso. Come hanno evidenziato numerose ricerche sulla Meditazione, sulle Tecniche Mindfulness, sullo Yoga, sul Qi Gong e Tai Qi, proprio queste pratiche agendo a livello mentale ed energetico (sul Bio-Campo), producono effetti importanti sull’adeguato funzionamento del sistema immunitario sia verso l’interno che verso l’esterno.


Redazione Scienza e Conoscenza

I principi della fisica cartesiana e newtoniana hanno creato un modello scientifico basato sul determinismo e sul riduzionismo che configura una visione della realtà di tipo materiale, costituita da entità tra loro separate da spazio vuoto. Ed è intorno all’assunto dell’universo paragonato a una macchina che si è strutturata una particolare teoria dell’uomo, rigidamente centrata sull’esistenza dell’aspetto materiale: il modello meccanicistico.

Il modello meccanicistico dell’uomo, coerentemente con l’assioma del casualismo lineare, è servito a conoscere e a rappresentare il corpo umano come composto da parti (organi, sistemi, apparati), costituiti a loro volta da componenti più piccoli e basilari (DNA, geni, cellule).

 

Il corpo come macchina

È certo che per merito di questo modello la medicina oggi dispone di una fondamentale conoscenza dei processi fisiologici e biologici dell’organismo umano, permettendo non solo di comprenderne meglio il funzionamento, ma anche di intervenire su danni, traumi e malattie gravi. Ed è sempre per merito del meccanicismo che oggi disponiamo di una quantità di conoscenze mediche, di farmaci, e di interventi chirurgici che curano molte malattie o che consentono di salvare la vita.

Il successivo sviluppo della sociologia e della psicologia, che ha posto sempre di più l’accento sul ruolo dell’ambiente, dei contesti, delle relazioni sociali, delle relazioni interpersonali, affettive e dei processi cognitivi, ha consentito al modello meccanicistico di rappresentare l’organismo-macchina all’interno di una teoria deterministica-causalistica più ampia. Questa rappresentazione ha consentito di sviluppare una teoria dell’organismo umano di tipo bio-psico-sociale, che sintetizza e rappresenta l’attuale visione dell’uomo. La teoria bio-psico-sociale riconosce che l’organismo umano risente dell’ambiente in cui vive, delle relazioni affettive, amicali, lavorative e sociali, al punto tale anche da considerare queste interazioni come agenti causali di gravi forme di disagio e in alcuni casi di malattia, ma nel contempo continua a ritenerle sempre secondarie rispetto alla predisposizione genetica e biologica.

Il buon funzionamento di cellule, geni, delle reazioni biochimiche restano per questo modello il riferimento prevalente per la salute dell’organismo, esattamente come un cattivo funzionamento dei geni, o un’alterazione, o una lesione lo sono per l’insorgenza di una malattia. Geni, cellule, organi, sistemi e apparati, in quanto costituenti della “macchina umana” hanno nel modello bio-psico-sociale un ruolo ben preciso e svolgono specifici compiti determinandone il funzionamento. Questi costituenti sono interpretati come la struttura e il motore dell’organismo umano e più sono sani e funzionanti meno disfunzioni incontreranno, contribuendo a svolgere meglio i loro compiti verso l’interno e l’esterno, favorendo una crescita e una vita sociale altrettanto sana. Pertanto come le parti del motore di un automobile, per via dell’usura, di qualche difetto di fabbricazione, di qualche aggressione esterna, hanno bisogno di riparazioni o di sostituzioni , allo stesso modo, per questa teoria, nell’organismo umano si riparano, si sostituiscono o si aggiungono quelle parti che non svolgono più i loro compiti.

 

La visione olistica dell'uomo

In effetti, in molti casi è quello che necessariamente si deve fare per curare la persona e che per fortuna proprio la medicina meccanicistica è in grado di fare in modo eccellente. Come sostiene con ironia Sapolsky, autorevole neurobiologo della Standford University, quando l’auto si rompe tutti sanno che per aggiustarla serve un’officina meccanica e non un esorcista. Allo stesso modo per merito del meccanicismo e del riduzionismo è possibile analizzare le malattie, individuare con precisione i danni organici, riconoscere virus e batteri e debellarli.

Ma tutto ciò, sempre per Sapolsky, non può giustificare l’eccessiva fiducia nel meccanicismo che non prende in considerazione tutte le altre caratteristiche dell’organismo umano (il ruolo della mente, dei sistemi di credenze, delle emozioni), che sono importanti quanto la dimensione biologica. La questione che intendo porre, quindi, non sta nella critica al meccanicismo, ma all’uso generalizzato, dogmatico e fideistico che se ne fa per spiegare e curare ogni tipo di malattia.

La vera questione è che il dogmatismo scientista ha imposto questo modello come l’unico in grado di spiegare il funzionamento dell’organismo umano e di curarlo in modo efficace. Pensare alla malattia come solo a un danno o a una compromissione biologica localizzati è fortemente limitativo e parziale, in quanto la risposta curativa di tipo ripartivo va ad agire solo su quel livello, ignorando tutti gli altri: quello psicologico, energetico/informazionale e spirituale, che oggi sempre di più ampi settori della ricerca scientifica stanno riscoprendo e rivalutando. Infatti proprio da alcuni pioneristici studi condotti da biologi, psicologi e medici si sono sviluppati interessanti ambiti di ricerca e di applicazione clinica che hanno sviluppato e consolidato importanti teorie come l’epigenetica, la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), e, coerentemente con i nuovi fondamenti della fisica introdotti dalle teorie quantistiche, le teorie dei campi morfogenetici della specie, le teorie dei campi elettromagnetici e informazionali, la teoria olografica della mente di K. Pribam, la neuro-dinamica quantistica e la concezione sovraordinata della Mente di cui le menti degli individui sono parte.

Tutte queste teorie confermano la necessità di un'integrazione tra le conoscenze relative ai sofisticati meccanismi biologici dell’organismo umano e le conoscenze relative agli aspetti e ai processi energetici che li generano, li sostengono e li strutturano. Tali aspetti e processi non più solo ascrivibili a un influenzamento lineare tra la mente e il corpo (vedi la concezione psicosomatica), riguardano le relazioni tra i campi elettromagnetici dell’organismo (il Bio-Campo Umano), la mente, i processi di interazione tra le menti degli esseri umani e il livello sovraordinato della mente che, per comodità lessicale, potremmo chiamare in questa sede Spirituale.

La dimensione biologica dell’organismo umano e il Bio-Campo che lo genera e lo sostiene, favoriscono l’integrazione tra una corretta, misurata e funzionale teoria meccanicistica e una visione olistica dell’uomo, inteso di conseguenza come entità non solo interagente ma costituente di quella realtà circostante che può influire sulle sue condizioni di salute.

I campi energetici informazionali umani, i processi mentali individuali e del livello sovraordinato della mente, considerano l’organismo umano come un’entità corpo-mente-energia, non più separata da spazio vuoto, ma come un’entità interconnessa con tutto ciò che la circonda e in continuo interscambio sia a livello materiale che di energie sottili. Allo stesso modo i nostri organi, sistemi e apparati interagiscono tra di loro all’interno del nostro corpo, ma anche con tutte le altre forme di energie esterne. Quindi organi, sistemi e apparati dell’organismo umano interagiscono attraverso l’energia/informazione di cui sono dotati con l’ambiente esterno.

 

Meditazione, mindfulness e sistema immunitario

Il sistema immunitario, come l’intero organismo, può subire e/o agire in quell’ambiente, non più definibile a lui esterno, ma come parte di esso. Come hanno evidenziato numerose ricerche sulla Meditazione, sulle Tecniche Mindfulness, sullo Yoga, sul Qi Gong e Tai Qi, proprio queste pratiche agendo a livello mentale ed energetico (sul Bio-Campo), producono effetti importanti sull’adeguato funzionamento del sistema immunitario sia verso l’interno che verso l’esterno. Tali pratiche sono state studiate anche per verificare la loro efficacia nel trattamento di numerosi disturbi psicologici tra i quali: ansia, stati depressivi, attacchi di panico, nevrosi, stress e somatizzazioni. La meditazione e i programmi di mindfulness offrono una corposa letteratura scientifica che dimostra la loro azione anche nella regolazione del sistema immunitario.

Tale azione venne già rilevata negli anni Settanta dagli studi pioneristici rivoluzionari di K. Wallace e di H. Benson e successivamente confermata dal poderoso lavoro di ricerca dei due autorevoli immunologi R. Glaser e J.K. Glaser, e più recentemente da D. Siegel e da D. Spiegel. Del resto l’azione della meditazione sul miglioramento della qualità della vita è oggi continuamente confermata. Una ricerca dell’Università di San Francisco, condotta nel 2009 dal premio Nobel per la medicina E. Blackburn, dimostra palesemente l’azione della meditazione sui telomeri, mostrando come questa pratica riesce a rallentare il processo di invecchiamento. Dato, questo, che era stato preceduto dai numerosi studi che rivelavano l’aumento del Deha (un ormone prodotto dalla corticale del surrene in grado di milgiorare il sistema immunitario) nei praticanti di meditazione. L’azione dell’efficacia della meditazione sul sistema immunitario trova una recentissima ulteriore conferma nello studio pubblicato su PlosOne condotto dal Massachussets General Hospital e dal Centro di Genomica del Beth Israel Deaconess Medical Center, che mostra come addirittura la meditazione modifica l’attività dei geni collegati all’infiammazione, alla morte cerebrale e al controllo dei radicali liberi. 

Inoltre è noto che la meditazione agisce nella dimensione energetica e ristabilisce l’equilibrio delle energie sottili che sottendono la nostra biologia e la genetica. Imparare a prendersi cura di se stessi significa ricordare che siamo molto di più del nostro corpo e che pertanto, non essendo l’organismo umano solo un entità complessa costituita da oltre quarantamila miliardi di cellule, abbiamo bisogno di acquietare la mente affinché possa ristabilirsi a tutti i livelli l’equilibrio energetico interno e con la realtà di cui siamo parte.

Leggi l'articolo integrale su Scienza e Conoscenza n. 50


Redazione Scienza e Conoscenza
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Scienza e Conoscenza è la rivista ufficiale del Gruppo Editoriale Macro. È un trimestrale che parla di medicina integrata, medicina non convenzionale, scienze di frontiera, coscienza e consapevolezza, e che si avvale di un comitato scientifico di medici, ricercatori, scienziati e giornalisti.Operano in redazione: Marianna Gualazzi, Romina... Leggi la biografia

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