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Cervello. Le dimensioni fanno la differenza?

Nuove Scienze

Cervello. Le dimensioni fanno la differenza?

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Cervello. Le dimensioni fanno la differenza?

Stiamo parlando di anatomia cerebrale ed evoluzione. Per decenni le neuroscienze hanno cercato di capire se il cervello avesse un genere. Se quindi il sistema nervoso centrale di uomini e donne presentasse delle differenze significative, responsabili delle caratteristiche che siamo abituati a considerare più “femminili” o più “maschili”. Joe Dispenza, biochimico e chiropratico di fama internazionale, presenta un’indagine interessante nel suo Evolvi il tuo Cervello. Un libro unico nel suo genere, scritto in primis non tanto per scienziati ed esperti in materia, ma per tutti coloro che desiderano cambiare la propria vita.

A cura della redazione Scienza e Conoscenza


Redazione Web Macro

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Cervello maschile e femminile a confronto

Numerosi studi hanno dimostrato che generalmente il cervello maschile è più grande di quello femminile di oltre 100 centimetri cubici, pressappoco la dimensione di un piccolo limone. Ma questa differenza ha degli effetti cognitivi diretti? Non necessariamente! Malgrado esista ancora una differenza del volume cerebrale legata al genere, dopo aver tenuto conto delle dimensioni del corpo, gli studi scientifici attribuiscono una certa parte della variazione alla taglia fisica di un individuo. In uno studio molto specifico basato sulla MRI, che ha concesso pari attenzione ai parametri dimensionali sia del cervello che del corpo, Michael Peters e colleghi dell’Università di Guelph, nello Stato di Ontario in Canada, hanno dimostrato che la differenza del volume cerebrale tra i sessi diminuiva dei due terzi se si includeva l’altezza come covariante aggiuntiva.

I lobi cerebrali

Le differenze nel volume cerebrale tra i sessi sono distribuite molto uniformemente tra tutti i principali lobi del cervello. Le proporzioni dei quattro lobi principali della neocorteccia sono simili. In entrambi i sessi, il lobo frontale comprende all’incirca il 38% della neocorteccia (si va dal 36 al 43% ); il lobo parietale, il 25% (dal 21 al 28 %); il lobo temporale il 22 % (dal 19 al 24 %); e il lobo occipitale comprende all’incirca il 9% (dal 7 al 12%) della neocorteccia. Questo significa che nel volume cerebrale complessivo non c’è alcuna specifica regione cerebrale che contribuisca a una percentuale aggiuntiva, e sarà difficile trovare una differenza funzionale tra i sessi ricollegabile alle differenze. In parole povere, se dovessimo osservare il cervello di due individui, uno maschio e l’altro femmina, non saremmo in grado di distinguerli, se non per la differenza di dimensione, perché il cervello maschile e quello femminile possiedono entrambi proporzioni simili.

Il corpo calloso

In termini di differenza tra maschi e femmine, la struttura del cervello che ha probabilmente attratto la maggiore attenzione nel corso degli anni è il corpo calloso, il fascio di materia bianca che connette l’emisfero destro con il sinistro. Ebbene alcune ricerche all’inizio sembravano indicare che esso potesse essere più grande nelle donne rispetto che negli uomini. Quando ciò fu suggerito, all’inizio degli anni Ottanta, molti scienziati ipotizzarono che la grandezza maggiore di questo fascio nelle donne indicasse che le femmine possedevano un grado superiore di comunicazione tra i due emisferi. Quest’idea sembrava sostenere il mito che nelle donne il lato destro, emozionale, del cervello, e quello sinistro, analitico, fossero più connessi e integrati tra loro.

Oggi è risaputo che il corpo calloso NON è più grande nelle donne che negli uomini, ma in realtà è pressappoco del 10 % più grande negli uomini che nelle donne, probabilmente perché gli uomini hanno un cervello più grande a causa delle maggiori dimensioni del loro corpo. Non esiste alcuna prova anatomica sostanziale dell’esistenza di un collegamento funzionale maggiore tra gli emisferi (come vorrebbe lo stereotipo) né negli uomini né nelle donne. La fonte di questo mito si può ritrovare nel fatto che il corpo calloso effettivamente giustifica una percentuale totale di materia bianca significativamente maggiore nelle donne (2,4 % contro il 2,2 % negli uomini). Questo potrebbe semplicemente significare che le donne sono in grado di elaborare i due tipi di pensiero (emozionale e analitico) tra i due emisferi del cervello molto più velocemente dell’uomo. Se la distribuzione più ampia della sostanza totalmente grassa chiamata mielina, o materia bianca, nel corpo calloso femminile giustifica effettivamente una trasmissione neurologica più veloce tra gli emisferi cerebrali, può spiegare perché gli uomini rimangano spesso sconcertati osservando la capacità che le donne possiedono di risolvere i problemi!

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