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Iperattività nei bambini: sintomi, cause e rimedi non farmacologici

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Iperattività nei bambini: sintomi, cause e rimedi non farmacologici

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Iperattività nei bambini: sintomi, cause e rimedi non farmacologici
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Sempre più diffusa e sempre più sottovalutata, l'iperattività nei bambini è un disturbo che crea notevoli disagi alla scuola, alla famiglia e al circuito relazionale del bambino stesso. Ecco come riconoscerla e, per quanto possibile, arginarla.


Redazione Web Macro

L'iperattività, spesso associata al deficit d'attenzione, è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo sociale e relazionale dei bambini.

La sigla utilizzata dagli specialisti è ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), che sta per  sindrome da deficit di attenzione e iperattività. A seconda dei casi possono prevalere l'uno o l'altro dei disturbi.

Quali sono i sintomi

La predominanza di iperattività si può riconoscere da questi sintomi:

  • dimenarsi e contorcersi da seduti
  • parlare senza sosta
  • toccare o giocare con qualsiasi cosa sia a portata di mano
  • avere difficoltà a star seduti durante la cena, la scuola ecc.
  • essere costantemente in movimento

La predominanza di sintomi da disattenzione può includere invece:

  • l'essere facilmente distratti, perdere i dettagli, dimenticare le cose, e spesso passare da un'attività all'altra
  • l'avere difficoltà a concentrarsi su una cosa
  • l'essere annoiato con un compito, dopo pochi minuti, a meno che si stia facendo qualcosa di divertente
  • l'avere difficoltà a focalizzare l'attenzione sull'organizzazione e completamento di un compito o nell'imparare qualcosa di nuovo
  • l'avere difficoltà a completare o svolgere compiti a casa, spesso perdendo le cose necessarie per completare le attività
  • non sembra ascoltare quando gli si parla
  • l'avere difficoltà di elaborazione delle informazioni con la stessa rapidità e precisione degli altri
  • difficoltà a seguire le istruzioni.

Non di rado questa sindrome presenta anche un elevato livello di impulsività nei bambini, che li rende incapaci di considerare o premeditare le consguenze delle loro azioni, complicando notevolemnte le relazioni tra coetanei e la convivenza scolastica e familiare.

Ricercate le cause con attenzione

La prima cosa da fare quando ci si accorge che un bambino è più turbolento della media è quella di studiare gli elementi che causano i suoi problemi emozionali a casa, a scuola o con i compagni di gioco.

Un ruolo molto significativo inoltre è ricoperto dall'alimentazione. Alcuni medici sostengono infatti che una delle cause più importanti nel determinare il comportamento iperattivo dei bambini siano gli additivi chimici alimentari: coloranti, edulcoranti, conservanti, agenti stabilizzanti ecc. (per avere a portata di mano una guida completa di tutti gli additivi alimentari potete leggere la nostra Guida tascabile agli Additivi Alimentari). Il consiglio degli esperti è quello di eliminare completamente queste sostanze chimiche dall'alimentazione dei bambini, sostituendole con alternative naturali.

Anche l'eccessiva inattività durante il tempo libero è un fattore aggravante. Come non pensare alle ore e ore che spesso i bambini passano davanti alla televisione, che sia di pomeriggio o di sera. Ogni bambino ha bisogno di muoversi a sufficienza per mantenere un buon equilibrio emozionale, oltre che fisico.

Alcuni rimedi fai da te

La medicina tradizionale da molti anni utilizza il Ritalin come farmaco per la "cura" dell'iperattività. Molti studi hanno però dimostrato quanto i danni siano notevolmente maggiori rispetto ai benefici (per approfondire l'argomento puoi leggere Non è colpa dei bambini).
Esistono però, oltre all'alimentazione di cui abbiamo già parlato, piccoli consigli quotidiani da mettere in pratica per facilitare la gestione dell'iperattività sia a casa che a scuola. Consigli che vanno inquadrati nell'ottica olistica di una salute che tiene conto del bambino nella sua totalità e che vede nella malattia uno specchio di disagi e scompensi tutti interiori.

In quest'ottica è molto importante che i genitori educhino i propri figli alla gestione delle emozioni. Gestione che non sia però soffocamento, ma liberazione consapevole della propria voce interiore. Abituare i bambini a sfogare la rabbia contro un cuscino o facendo a pezzi dei vecchi giornali, sono per esmpeio semplici rimedi che danno benefici immediati. Ottimi anche i ricorsi alla pittura, alla pasta da modellare, al disegno spontaneo... tutti metodi per fare in modo che l'emozione non ristagni dentro, ma sia gestita e canalizzata in modo positivo.

Insegnare a un bambino a metabolizzare ed eliminare le sue emozioni, senza danneggiare se stesso e gli altri, è una delle basi fondamentali di una buona e sana educazione, che aiuterà a migliorare notevolmente l'iperattività e i disturbi emotivi (ansia, angoscia, depressione, insicurezza) che spesso ne conseguono.

(Per approfondire qeusta e altre tematiche legate alla salute dei bambini vi invitiamo a leggere il libro La salute di Mamma e Bambino).

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