Le carte oracolari dei Custodi della Saggezza e la Vita
Oracolo

Oracolo

Le carte oracolari dei Custodi della Saggezza e la Vita La vita come flusso Parlare dei Custodi della Saggezza significa raccontare la vita stessa: momenti sereni come un fiume placido e momenti burrascosi, con rapide e cascate improvvise. Ma così è la Vita. Siamo qui per fare esperienza, imparare e ricordarci chi siamo veramente e vivere bene. La Vita ci chiede solo di essere vissuta pienamente e con gioia. Certo, sembra una concezione molto semplicistica, ma la verità è che è ESATTAMENTE questo il vero e unico scopo della nostra esistenza. A cura di Maria Teresa Frezet
Redazione Web Macro
Gioia e felicità: dal fare all’essere
La società occidentale ci ha abituati al “fare”, ma solo spostando l’attenzione sull’“essere” possiamo davvero percepire lo stato della gioia. La gioia non è un’emozione passeggera, ma uno stato costante, radicato nella nostra essenza. Come il bulbo di una barca a vela, la gioia ci mantiene stabili anche durante le tempeste. La felicità dipende da condizioni esterne e può svanire. La gioia, invece, è una fiamma costante che scalda interiormente. Per riconnetterci ad essa occorre portare attenzione al suo esistere dentro di noi. L’energia segue lo sguardo: se coltiviamo pensieri ed emozioni radicati nella gioia, la vita ce li restituirà. Dove portiamo l'attenzione diamo energia. Dunque, semplicemente chiedendoci "Ma davvero non ho mai percepito realmente la gioia?" inizieremo a dirigere lì la nostra preziosa – anzi preziosissima – energia. Molti faticano a credere a questa visione. Eppure, lasciandoci guidare dal cuore più che dalla mente, possiamo trasformare radicalmente la nostra vita.
Strumenti di connessione
Per chi risuona con queste parole, esistono tanti strumenti che si possono usare per fare in modo che da oggi in poi non vada più sprecato neanche un istante del prezioso tempo che ci è concesso qui sulla Terra. Le carte oracolari dei Custodi della Saggezza sono sicuramente uno di questi. Sono 64 carte (+ una sorpresa), ispirate alle Chiavi Genetiche di Richard Rudd e create da Rosy Aronson, artista e terapeuta che ha dipinto i volti dei Custodi come archetipi universali. Ogni Custode ci racconta la sua personale storia e le sfide che ha dovuto affrontare nella vita per fare un salto di consapevolezza. Ogni carta veicola, attraverso lo sguardo, frequenze elevate che agiscono come balsamo per l’anima. Basta contemplarne una in silenzio per sentire un contatto profondo.
Frequenze che parlano all’anima: Ombra, Dono e Siddhi
Ciascuna carta porta con sé un Dono e ci ricorda che la realtà può essere percepita su tre frequenze, cioè, tre percezioni della realtà che possiamo sperimentare: Ombra, Dono e Siddhi. Se siamo costantemente prigionieri di rabbia o paura, ad esempio, la realtà che vivremo sarà per lo più percepita attraverso le Ombre, con conseguente fatica, pesantezza e difficoltà a sperimentare lo stato di gioia a cui accennavo prima. Ma la bellissima notizia è proprio che nel momento in cui riusciamo ad aprirci e riconoscere i nostri stati Ombra, non ne siamo più vittime. C'è una bella differenza tra il vivere costantemente nella fatica pensando che quella sia l'unica realtà possibile e il rendersi conto che stiamo vivendo in uno stato di fatica. Questa presa di coscienza cambia tutto! La Vita ci ha progettato per vivere soprattutto alla frequenza del Dono, cioè dove non siamo più nella modalità sopravvivenza ma possiamo esprimerci nella pienezza creativa, portando nel mondo i nostri talenti unici. E ricordiamoci che nel nostro DNA è già presente anche la frequenza più elevata – la Siddhi – che riusciamo a percepire sempre più chiaramente man mano che il brusìo della mente inizia a tacere e permettiamo alla coscienza di espandersi. Magari toccheremo questa frequenza elevata solo a momenti, ma sapere che è già lì, presente nella nostra genetica collettiva, è di grande conforto.
Modi di utilizzo
Le carte possono essere usate per ricevere risposte su un progetto, per scegliere un Custode che ci accompagni nella pratica spirituale o persino per individuare sfide e talenti che ereditiamo dagli antenati, come in una sorta di costellazione familiare. Personalmente amo usare i Custodi in modo giocoso e leggero. Con il tempo ho compreso che ciò che è leggero è anche profondo. L’obiettivo resta sempre lo stesso: ritrovare la gioia stabile, il bulbo della nostra esistenza.
