Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Genitori e figli felici
Genitori e figli felici
Il 20 novembre è la giornata in cui il mondo intero rende omaggio all’Adozione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989), un documento che ha trasformato la visione dell’infanzia riconoscendole valore, voce e dignità proprie. Non più semplici “adulti in divenire”, bensì Umane e Umani portatori di Diritti nel presente, che meritano ascolto, spazio, libertà e rispetto. di Sonia Quirino referente Macro JuniorL’infanzia al centro: diritti, educazione e responsabilità collettiva.
Redazione Web Macro
Questa giornata non appartiene solo alle scuole o alle istituzioni, ma riguarda tutti noi: genitori, educatori, cittadini, perché l’infanzia è un bene collettivo da proteggere e coltivare. Riflettere oggi sui diritti dei bambini significa guardare con sincerità al mondo che stiamo costruendo per il futuro e forse, ancora di più, al mondo che stiamo imparando a costruire insieme a loro.
Il respiro dell’infanzia
C’è un tempo in cui tutto può accadere: è il tempo dell’infanzia. Un tempo che non si misura in ore ma in meraviglia, un tempo sospeso fatto di profumi e silenzi, di sassi raccolti e cieli limpidi, di occhi che si spalancano alla vita. Ogni bambina e ogni bambino custodiscono dentro di sé una promessa: quella di un mondo più autentico, più lento, più giusto e perché questa promessa possa sbocciare, gli adulti devono imparare ad ascoltare, non con le orecchie, ma con il cuore…
Il 20 novembre durante la Giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza siamo chiamati a riflettere, a fare silenzio, quel silenzio fecondo che permette a piccole voci di diventare grandi ricordando che ogni bambino ha diritto a crescere secondo la propria natura, come un seme che chiede luce, acqua e libertà.
Medici e pedagogisti illuminati come Maria Montessori, Loris Malaguzzi, Janusz Korczak e, più vicino a noi, Gianfranco Zavalloni, affermano che il compito dell’educazione non è riempire vasi, ma “accendere scintille”. Non è insegnare a conformarsi, ma a scoprire e riconoscere sé stessi nel mondo.
I diritti dell’Infanzia diventano perciò un patto di fiducia tra generazioni: ogni volta che un bambino può sporcarsi di terra, costruire con le proprie mani, perdersi tra gli alberi o sognare guardando le stelle, è allora che quel patto si rinnova e il mondo torna a respirare.
Il pensiero di Zavalloni per un futuro consapevole.
I Dieci Diritti Naturali dei Bambini suggeriti da Gianfranco Zavalloni ci invitano a ripensare l’infanzia come un tempo sacro di libertà, scoperta e meraviglia. Ogni bambina e bambino ha diritto all’ozio, a momenti di tempo non programmato, a sporcarsi, giocando, diritto agli odori e ai sapori della Natura, al dialogo autentico e all’uso delle mani per costruire, plasmare e creare. Ha diritto a un buon inizio fatto di cibo sano, aria pulita e acqua limpida e alla strada, per camminare e giocare liberamente, a rifugiarsi tra alberi e canneti, al silenzio per ascoltare il vento e alle sfumature, per ammirare l’alba, la luna e le stelle. Non un privilegio, ma un richiamo a restituire all’infanzia il suo spazio naturale: un mondo di libertà, creatività e armonia con la Terra.
La scuola, la famiglia, la comunità sociale hanno il compito di garantire le condizioni ideali affinché l’infanzia e l’adolescenza possano essere terreno fertile e spazio di vita autentica per poter scoprire il mondo e plasmare il proprio futuro, per questo l’educazione non può essere ridotta alla mera “formazione tecnica”, ma ha il dovere di far emergere la dignità, la curiosità, la creatività e l’appartenenza in ogni bambina e bambino.
Invito all’azione
Adulti, genitori, insegnanti, educatori e anche amministratori possono dunque chiedersi: stiamo mettendo al centro l’infanzia con i suoi diritti? E la scuola favorisce un approccio accogliente fatto di dialogo, ma anche di silenzio, libertà di espressione e creatività?
La Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza diventa così un’occasione per tornare ad ascoltare con il cuore, perché ogni bambino ha il diritto di giocare, imparare e crescere in armonia e serenità.
"Ogni bambino ha diritto a essere rispettato nei suoi tempi, nei suoi silenzi e nei suoi bisogni per diventare un adulto libero e consapevole" (Maria Montessori)
Macro Junior, LIB(e)RI PER CRESCERE!
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