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10 alimenti da evitare nel morbo di Crohn

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10 alimenti da evitare nel morbo di Crohn

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10 alimenti da evitare nel morbo di Crohn
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Il morbo di Crohn è una patologia infiammatoria cronica che colpisce l’apparato digerente e può interessare diversi tratti dello stesso, sebbene nella pratica le zone maggiormente coinvolte siano quelle terminali dell’intestino tenue ed il crasso. Scopri i 10 cibi da evitare se soffri del morbo di Chron. L'alimentazione in questa patologia è importantissima per non peggiore le condizioni. Leggi come.


Redazione ViverSano.net

Il morbo di Crohn è una patologia infiammatoria cronica che colpisce l’apparato digerente e può interessare diversi tratti dello stesso, sebbene nella pratica le zone maggiormente coinvolte siano quelle terminali dell’intestino tenue ed il crasso.

L’eziologia è a tuttora ancora sconosciuta; i dati finora certi sono la presenza di una predisposizione genetica (nonostante non pare vi sia una ereditarietà), il carattere autoimmune della patologia (per cui il sistema immunitario viene attivato dalla flora batterica autoctona e va ad agire, e a danneggiare, la parete intestinale e tutto il tessuto ivi presente), l’influenza di alcuni fattori esterni come il fumo, l’abuso di farmaci antinfiammatori, le sostanze inquinanti e, da non sottovalutare, lo stress.

Le persone affette da tale morbo riferiscono, specialmente nelle fasi acute, dolori addominali intensi e localizzati intorno all’ombelico, in particolare a livello del quadrante inferiore destro, febbre anche alta, diarrea acuta, stanchezza generalizzata e, a lungo andare, disidratazione e dimagrimento dovuto sia alle continue evacuazioni, sia al malassorbimento di vitamine e nutrienti.

Il picco di insorgenza della malattia va dai 15 ai 40 anni circa; rari sono i casi insorti nell’età più adulta o addirittura in quella senile.

Alimentazione nel morbo di Crohn: quali sono i cibi da evitare?

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale in presenza della patologia, non tanto perché abbia uno scopo curativo della stessa, ma perché evita che vi sia una esacerbazione della sintomatologia e un peggioramento delle proprie condizioni.

Fondamentale è cercare di mantenere sempre costante l’apporto idrico, dati i frequenti episodi diarroici che provocano perdita importante di liquidi e dunque disidratazione, e portare avanti un’alimentazione a basso residuo. Ciò detto, vediamo quali siano i cibi da non inserire nella dieta in caso di morbo di Crohn.

1. Frutta e verdura cruda

Contrariamente a quelle che sono le classiche indicazione della dieta mediterranea, che prevede 5 porzioni giornaliere tra frutta e verdura, in presenza di morbo di Crohn è invece necessario ridurre drasticamente tali alimenti, specialmente durante la fase acuta.

Tale scelta è giustificata dal fatto che essi contengono molte fibre, responsabili della stimolazione della motilità intestinale, che provocherebbero un peggioramento dei proprio sintomi.

2. Alcune verdure cotte

È opportuno evitare l’ingestione di alcun tipi di verdure nonostante la loro previa cottura, come i broccoli, il cavolo, il cavolfiore.

3. Legumi

A meno che non siano stati passati e dunque decorticati, è necessario non ingerirli nelle fasi più intense del disturbo: la buccia è, infatti, la principale responsabile dei fenomeni di meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale e peristalsi.

4. Alimenti fritti

La frittura è fortemente irritativa per l’apparato gastrico e andrebbe a ledere un territorio infiammato e già di per sé poco integro.

5. Cereali integrali

La presenza delle fibre rende gli alimenti maggiormente fermentabili e stimola i movimenti intestinali. Preferire riso bianco e pasta, in piccole porzioni.

6. Spezie, tra cui peperoncino, pepe, zenzero, aglio e cipolla

Tutte queste spezie contengono sostanze urticanti e irritative per l’intestino, quali la capsaicina presente nel peperoncino, la piperina nel pepe, il gingerolo nello zenzero, l’allicina in aglio e cipolla.

7. Cibi dolci di origine industriale e contenenti additivi

Tra i vari additivi, pare che quelli contenenti residui di titanio abbiano un maggior effetto infiammatorio e, dunque, dannoso per l’ apparato digerente.

8. Carni grasse e salumi affumicati

Un esempio tipico di carne grassa è dato da quella di maiale, sicuramente più difficile da digerire.

9. Caffè, alcolici, bibite gassate

A causa del loro maggior potere irritativo e lesivo della mucosa gastrica.

10. Lattosio, latte e latticini

Posseggono proprietà fermentative importanti, per cui tenderebbero a inasprire la sintomatologia tipica del morbo. È importante, invece, permettere un riposo intestinale anche solo parziale.

Un’attenzione particolare va data anche al tipo di cottura dei cibi. Sono da eliminare le cotture alla piastra e alla griglia, per evitare la produzione di cataboliti tossici e quindi nocivi, e da preferire quelle a vapore, a pressione e le bolliture.

Se possibile, infine, la cosa migliore sarebbe quella di rifornirsi presso negozi biologici o di essere certi della tracciabilità dei prodotti, al fine di assicurarsi alimenti più salubri perché privi di contaminanti, additivi e/o residui farmacologici.

Scritto dalla Dott.ssa Caterina Perfetto per ViverSano.net


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ViverSano.net è un sito dedicato al benessere naturale, alla sana alimentazione e alle cure naturali. Collaboriamo con esperti nutrizionisti, naturopati, erboristi e foodblogger, con lo scopo di diffondere anche nel nostro Paese la cultura del "Vivere-Sano", spesso sottovalutata e poco considerata. Semplici azioni quotidiane come una sana... Leggi la biografia

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