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Come essere buoni genitori anche a tavola: Antonio Panarese lo spiega al Sana

Alimentazione e Diete

Come essere buoni genitori anche a tavola:  Antonio Panarese lo spiega al Sana

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Come essere buoni genitori anche a tavola:  Antonio Panarese lo spiega al Sana

Antonio Panarese, assieme a Roberta Cavallo, è l’autore di “Smettila di reprimere tuo figlio” (Uno Editori) e sarà uno dei relatori presenti al Sana, all’interno del programma di eventi gratuiti al nostro stand in occasione del Sana 2014.


Redazione Web Macro

Antonio Panarese, assieme a Roberta Cavallo, è l’autore di “Smettila di reprimere tuo figlio”  (Uno Editori) e sarà uno dei relatori presenti al Sana, all’interno del programma di eventi gratuiti al nostro stand.

Valdo Vaccaro, noto filosofo e naturopata, ha riconosciuto a questo libro il merito di “trasformare genitori qualsiasi, e a volte casuali, in genitori consapevoli e in grado di permettere alla loro creatura di crescere ed evolversi in modo sano e felice”.

Un “merito” non da poco che gli autori vogliono guadagnarsi anche sul fronte dell’alimentazione, e per il quale parleranno al Sana.
Abbiamo rivolto a Panarese alcune domande per anticiparci l’argomento

Quanto è importante nel rapporto genitore-figlio l’educazione alimentare?

Coltivare il rapporto genitore-figlio sulle basi di comprensione, ascolto e sostegno è il primo passo per trasmettere una solida educazione alimentare. Solo se il bambino si sente rispettato e accolto possiamo essere sicuri che assorbirà le nostre abitudini, comprese quelle alimentari. Per rendere la relazione ottimale suggerisco di:

  • fare attenzione alla dinamica dei premi e delle punizioni (perché deve potersi sentire amato sempre, indipendentemente da quello che fa e perché non ha bisogno di “addestramento”);
  • evitare il confronto con i fratellini o con i coetanei (questo riduce al minimo la possibilità di subire umiliazioni e altre ferite affettive);
  • osservare il bambino e comprendere le sue motivazioni profonde senza accusarlo (i bambini hanno sempre un valido motivo per cui agiscono anche se noi adulti non sempre siamo attenti ai loro bisogni affettivi);
  • dedicare del tempo di qualità al gioco insieme e alla possibilità per il bambino di osservarci e imitarci.

 Nel libro si parla di 9 falsi miti dell’alimentazione. Di cosa si tratta?

Sono le credenze più comuni che molte persone ritengono ancora vere a causa della mancanza di una corretta informazione. Ecco 3 esempi:

La carne è necessaria per la crescita: si crede che la carne apporta ottime dosi di ferro ed è unica fonte di proteine assimilabili. In verità la situazione carente di benessere della nostra società è proprio dovuta alla massiva consumazione di carne e derivati. E da molti anni lo conferma anche la medicina.

Il latte di mucca è indispensabile: si ritiene necessario per la crescita, e che sia un'ottima fonte di calcio, quando in verità siamo gli unici mammiferi che “rubano” il latte destinato ai cuccioli di altri animali. Inoltre innumerevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato la correlazione fra consumo di latticini e malattie.

Lo zucchero bianco per dolcificare: è sbiancato chimicamente con soda caustica e anidride solforosa (due sostanze velenose) e acidifica il sangue. E’ fondamentale sostituirlo con miele, malto, stevia o zucchero di canna grezzo

Una domanda che si fanno in molti e che viene rilanciata anche nel libro: perché i bambini e i ragazzi non mangiano la frutta e la verdura? Quali “rimedi” proponete in tal senso?

I bambini e i ragazzi spesso non mangiano le verdure perché nell’ambiente in cui vivono e in cui sono immersi non vanno molto a genio e perché fin dallo svezzamento mamma e papà hanno verbalmente e para-verbalmente osannato e apprezzato altri tipi di cibo a discapito di frutta e verdura. Quante persone hai visto sgranare gli occhi davanti a una matriciana e quanti storcere il naso davanti a un’insalatona? Il rimedio consiste nel rivalutare il ruolo affettivo e di compensazione che diamo al cibo.

Finché il cibo si porterà al collo l’etichetta con scritto “Vieni che ti appago, prendimi che ti soddisfo, masticami che ti tolgo lo stress, ingurgitami che ti tolgo la malinconia”, che possibilità abbiamo di creare le basi per una sana educazione alimentare per i nostri figli?
Inoltre spesso i bambini non mangiano frutta e verdura perché il modo in cui viene loro proposta è insistente e accusatorio: di conseguenza i bambini, non sentendosi accolti, e per “ripicca”, fanno esattamente il contrario!

L'appuntamento con Antonio Panarese al SANA è per sabato 6 settembre, dalle 12 alle 13.


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