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Senza batteri non c’è salute

Salute e Benessere

Senza batteri non c’è salute

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Senza batteri non c’è salute

Che relazione c’è fra batteri e salute? Fino a qualche decennio fa si pensava che i batteri fossero il nemico numero uno della salute, che fossero causa di malattie e che fosse bene quindi sterilizzare e vivere in un ambiente il più “pulito possibile”. Poi cominciarono i primi studi sulla mappatura del genoma umano che crearono un colpo di scena che scienziati e pubblico non si aspettavano: la relazione fra questi microrganismi e il nostro benessere è molto stretta, ma lo è in senso positivo.

Tolti i batteri patogeni, quelli che sono causa di malattie più o meno virulente, il nostro corpo è una colonia vivente di batteri buoni che determinano la nostra salute. L’equazione potrebbe essere: pochi batteri, salute cagionevole.

Ma dove sono questi esseri invisibili che decidono se stiamo bene o male? Li abbiamo dappertutto, perché per quanto ci laviamo non viviamo in un ambiente asettico, ma la maggior parte vive all’interno del nostro intestino, e forma quella che viene chiamata flora batterica intestinale o microbioma.

Ci spiega questa complessa quanto fondamentale connessine la dottoressa Anne Katarina Zschocke nei suoi libri I Batteri Intestinali e I Nostri Amici Batteri.


Romina Rossi

Intestino secondo cervello

Avrai sentito dire che il nostro intestino è un secondo cervello: ma se quest’ultimo è colmo di neuroni e sinapsi, il primo è una massa informe e infinita di batteri, virus e miceti. Come si spiega che in una delle parti più delicate del nostro organismo vivano questi microrganismi? Ciò è possibile perché questi esseri viventi sono definiti simbionti: vivono cioè senza provocare danni all’uomo, perché dal nostro danneggiamento dipenderebbe anche il loro.

Il loro compito è quello di essere in contatto costante con l’ambiente esterno e riferire all’organismo se ci sono delle anomalie. Vivono in quella che viene definita mucosa intestinale: è qui che formano il sistema immunitario. Alla luce di questo ruolo molto importante dei batteri, va rivisto anche il concetto di salute e malattia:

“L’uomo non è un così compatto come si percepisce e come appare – spiega la dottoressa Zschocke – e come appare esteriormente, ma è piuttosto un essere dinamico, predisposto alla creazione di una rete sottile di collegamenti con organismi unicellulari, pervaso e riempito da sostanze nutritive, acqua e aria popolate di batteri e, costantemente impegnato a preservare l’integrità di quest’ordine dinamico. Naturalmente siamo anche attraversati da percezioni ed emozioni, pensieri, informazioni e vibrazioni, da luce e da altro ancora. La ricchezza del microbioma è il sostegno interno necessario per la salute”.

ll cervello dunque si avvale dell’aiuto dell’intestino, o meglio dei batteri che lo abitano per svolgere molte delle sue funzioni; allo stesso tempo però quest’ultimo svolge funzioni indipendenti, come la digestione, la peristalsi e l’assimilazione di nutrienti. Un indebolimento dei batteri che formano la flora batterica intestinale, segna irrimediabilmente un indebolimento di tutto l’organismo.

Spiega l’Autrice che: "Ci si ammala sempre a causa di uno squilibrio. Nell’essere umano, un sistema immunitario sano determina quindi il costante mantenersi in equilibrio nelle mutevoli circostanze della vita, processo che vede il coinvolgimento dei batteri. Se l’esistenza dell’essere umano viene intesa come una lotta che si svolge sul campo di battaglia della Terra, allora il suo costante confronto con il mondo può essere letto in termini di attacco e difesa, ma le cose non stanno necessariamente così.

Se teniamo conto del fatto che sul nostro pianeta ogni elemento ha il proprio posto e la vita è interamente basata sulla collaborazione, ci risulta più facile vedere il sistema immunitario come un sistema di regolazione con una funzione di dialogo. Tutto quello che penetra nell’organismo umano viene 'esaminato' e quello da noi chiamato 'sistema immunitario' è l’istanza di dialogo che in base agli impulsi dell’organismo stabilisce di che tipo debbano essere l’assimilazione e la reazione e quale portata debbano avere.

Il presupposto per questa capacità sana e flessibile di discernimento è che nell’individuo il sistema immunitario abbia avuto uno sviluppo sano e venga mantenuto costantemente in condizioni ottimali. È questo lo scopo dei batteri nel corpo umano, che oggi sappiamo essere presenti già durante la fase prenatale, mentre il bambino si sta sviluppando nell’utero materno”.

Flora microbica intestinale:le cause dello squilibrio del microbiota intestinale

 

Batteri indeboliti, salute carente

Cosa succede se la mucosa intestinale subisce un'alterazione? Cerchiamo di capirlo attraverso le parole della dotteressa Zschocke: “Una colonizzazione carente o difettosa dell’intestino può far sì che i batteri trattino il muco in modo anomalo, e che la struttura della mucosa si deteriori: a quel punto tutte le sue funzioni ne risultano turbate, la digestione sottile viene a mancare e la superficie delle cellule viene esposta direttamente al contenuto dell’intestino”.

Il muco intestinale, quindi, rappresenta la dimora del nostro microbioma a lungo termine e al tempo stesso la protezione di tutte le cellule dell’epitelio intestinale che riveste, e che rappresenta la “pelle” dell’intestino. Al suo interno avviene la digestione e l’assimilazione dei nutrienti contenuti nel bolo alimentare.

La condizione indispensabile per una vita sana è uno strato rigoglioso e vitale della mucosa intestinale: al suo interno le cellule sono fittamente allineate le une accanto alle altre, collegate fra loro in modo mobile e intercalate da una sottile pellicola di fluido. All’occorrenza possono anche aprirsi per lasciare passare molecole e nutrienti, ma questa apertura è sempre monitorata e regolata dalla zonulina, una proteina.

Ci possono essere casi in cui la zonulina non riesce a svolgere il proprio lavoro correttamente: “Se la colonizzazione batterica o la composizione proteica non sono adeguate, ecco che la regolazione della zonulina va fuori controllo, con la conseguenza che le giunzioni occludenti si allentano, si aprono spesso o restano costantemente aperte. A quel punto la regolazione e il ritmo di contrazione e rilassamento di queste giunzioni ancorate alla struttura cellulare diventano insufficienti fino a non funzionare più” si legge ne I Nostri Amici Batteri.

Questo processo prende il nome di leaky gut: un’apertura anomala che permette il passaggio di particelle che non dovrebbero passare, perché non sono state completamente digerite o perché sono tossiche oppure dovrebbero essere prima trasformate. Sia come sia, una volta che questi corpi estranei trovano la porta spalancata si accomodano dove meglio credono, dando inizio alla permeabilità intestinale.

Troppe sostanze si introducono nell’intestino, e il tessuto, di conseguenza, non essendo più efficiente, perde liquidi e sostanze. La sindrome dell’intestino irritabile Forse il problema della permeabilità intestinale non sembra grave come può sembrare, in realtà è alla base di quello che viene chiamato sindrome dell’intestino irritabile. Le cellule nervose e immunitarie che sono a contatto con cellule epiteliali reagiscono alla permeabilità intestinale mettendo in atto processi di eliminazione che sono intesi alla difesa dell’organismo, ma che si manifestano in forma di infiammazione.

“Nell’essere umano – si legge nel libro della Zschocke – appaiono così i sintomi del cosiddetto ‘intestino irritabile’: con intolleranze alimentari, diarrea, crampi, sintomi vegetativi, meteorismo, o stipsi”. Se presa in tempo la sindrome dell’intestino irritabile può trovare risoluzione grazie alla somministrazione di batteri sani, che favoriscono la guarigione: una volta assunti, infatti, i batteri mettono in moto nell’ambito di utilizzo un processo di trasformazione entrando in relazione con il microbioma locale, le cellule tissutali e il sistema immunitario. Insieme alle cellule, quindi, i batteri dunque sono ciò che ci rende esseri umani completi e che giustifica la nostra salute.

 

 

Mantenere i batteri in salute

Per la nostra salute non solo è importante che i batteri sul e nel nostro corpo convivano insieme e quali essi siano, ma anche che cosa stanno facendo questi batteri, le cellule del nostro corpo e queste due componenti in relazione tra di loro. Allo stesso tempo è fondamentale mantenere un dialogo sano tra corpo e ambiente circostante.

Per manterenere il nostro patrimonio genetico in salute è importante curare al massimo il nostro stile di vita: le condizioni individuali, un buon equilibrio psichico, le relazioni pacifiche e un senso della vita. Poiché tutto questo supporta un microbioma sano, a sua volta aiuta: un microbioma curato può migliorare le condizioni di vita e una conduzione di vita sana migliora lo stato di salute del microbioma.

Come mantenere sano il nostro microbioma

 

Ma negli ultimi anni si è riconosciuto infine un legame tra l’alimentazione e la salute intestinale, come spiega la dottoressa Zschocke: “Sin dalla prima poppata, un’alimentazione sana offre tre componenti: anzitutto batteri vivi, in secondo luogo sostanze nutritive per l’approvvigionamento diretto delle cellule di tutti i tessuti, sostanze che vengono inoltre sottoposte a digestione sottile da parte dei batteri, e infine sostanze nutritive indirette, le 'fibre alimentari' che nutrono soprattutto il microbioma, ma i cui prodotti metabolici sono indirettamente benefici per l’organismo.

Per tutta la vita successiva, l’alimentazione è considerata sana solo se queste tre componenti vengono consumate in proporzioni adeguate: a lungo andare, una quantità eccessiva o insufficiente dell’una, dell’altra o di tutte e tre determina la malattia. Anche l’origine degli alimenti e la loro qualità rivestono naturalmente una grande importanza. […] Oggi un’alimentazione sbagliata nei primi anni di vita si manifesta in malattie del microbioma negli anni successivi dell’infanzia o nell’età adulta”.

Ma qual è quindi l’alimentazione più adeguata per l’homo sapiens che permetta anche di preservare la salute dei batteri? La rispota all’Autrice: “Si tratta precisamente di un’alimentazione mista e varia a base di cibi integrali. Tutto quello che si trova al di fuori di questa alimentazione ideale modifica il microbioma al punto da distruggere l’armonia interna e far ammalare l’organismo, ed è proprio questo che negli scorsi decenni è successo a innumerevoli abitanti del mondo 'occidentale industrializzato'".

Sana alimentazione e varietà di batteri al nostro interno determinano la nostra salute o la sua mancanza.

Per approfondire al meglio il tema dei batteri e dei microrganismi leggi i nostri libri

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Romina Rossi
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina... Leggi la biografia
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina naturale, benessere olistico e tecniche naturali di guargione.L’amore per la Natura e la curiosità di capire i complicati e delicati meccanismi di funzionamento dell’uomo, la portano a intraprendere... Leggi la biografia

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