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Sedentarietà: rischi e soluzioni

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Sedentarietà: rischi e soluzioni

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Sedentarietà: rischi e soluzioni

Seduti per fare colazione, poi in macchina per andare a lavoro, ed ecco che inizia una bella mattinata seduti davanti alla scrivania. È ora di pranzo e, dopo qualche momento in cui ci si può sgranchire, eccoci di nuovo seduti davanti ad un tavolo. Poi torniamo a lavoro, rigorosamente seduti sulla sedia, e, quando finalmente arriva sera, ci catapultiamo in macchina nella stessa posizione seduta


Daniele Vecchioni

Seduti per fare colazione, poi in macchina per andare a lavoro, ed ecco che inizia una bella mattinata seduti davanti alla scrivania. È ora di pranzo e, dopo qualche momento in cui ci si può sgranchire, eccoci di nuovo seduti davanti ad un tavolo.
Poi torniamo a lavoro, rigorosamente seduti sulla sedia, e, quando finalmente arriva sera, ci catapultiamo in macchina nella stessa posizione seduta per raggiungere casa dove ci rimetteremo seduti per cenare e termineremo la giornata sprofondati sul divano davanti al computer o alla televisione.

Quanta parte della tua giornata trascorri seduto? 

Nella migliore delle ipotesi, se siamo amanti dello sport, faremo prima una tappa in palestra e, guarda caso, c'è un’elevatissima possibilità che ci ritroviamo anche qui seduti su di una cyclette, su di una panca o su una swiss ball. Magari per alcuni, i più fortunati, lo stare seduto non occuperà il 90% della giornata, ma quasi sicuramente la percentuale non sarà molto più bassa.  

Fermati a riflettere per un istante: quanta parte della tua giornata trascorri seduto? Per più di 300.000 anni, gli esseri umani hanno dovuto muoversi per non morire di fame. Per sopravvivere erano costretti ad arrampicarsi, camminare e correre per molti chilometri ogni giorno, scavare alla ricerca di radici commestibili e ancora molto, molto di più. A noi, esseri umani del terzo millennio, basta un click per far arrivare cibo pronto in tavola.

È sufficiente una blanda camminata tra le corsie di un supermercato per fare scorta di viveri per settimane. La nostra attività fisica è diminuita di oltre due terzi, rispetto ad appena il secolo scorso. Pensa se la paragonassimo a quella di migliaia di anni fa.

Gli esseri umani non sono fatti per stare seduti

Tuttavia, ogni muscolo del nostro corpo, ha ancora bisogno degli stessi stimoli per svilupparsi e per rimanere in forma ed è un dato di fatto lo stato della nostra muscolatura si rifletta sulla salute dell'intero corpo.

In un esperimento condotto dall'Istituto per la ricerca sull'apparato cardiocircolatorio e la medicina dello sport di Colonia alcuni medici dello sport abituati a praticare attività fisica, sono stati costretti a letto per nove giorni senza muoversi. Risultato: la funzionalità dei loro organi è diminuita del 21% e le dimensioni del cuore si sono ridotte del 10% (Ulrich Strunz “Forever Young”) E per fortuna si sono limitati a soli nove giorni!

Gli esseri umani non sono fatti per stare seduti: nel corso dell'evoluzione abbiamo staccato le mani da terra, sollevato la testa, allungato le anche e disteso le ginocchia affinché, dopo milioni di anni, potessimo finalmente esplorare il mondo in posizione eretta con tutti i benefici che questo ha apportato.  

Da più di un secolo e mezzo la sedia ci costringe a piegarci assumendo due innaturali angoli retti, immobilizzando il nostro scheletro e i nostri muscoli, inibendo la corretta respirazione e facendoci perdere il solido contatto dei piedi con il terreno, fondamentale per scaricare il nostro peso senza gravare sulla nostra salute.

Questo fa sì che sia i muscoli della schiena che quelli degli arti inferiori si indeboliscano, che il bacino inizi a perdere di stabilità, il rachide perda elasticità e l'apporto di sostanze nutritive ai dischi invertebrali sia fortemente ostacolato, creando notevoli danni e disagi.

Che il circolo vizioso abbia inizio!

Stando sempre più seduti la muscolatura si atrofizza, progressivamente le nostre forze diminuiscono e siamo costretti a ricorrere sempre più spesso a quella che diventerà una sorta di stampella: la sedia. Stare seduti, insomma, crea dipendenza.  

Stare seduto per molte ore ogni singolo giorno è dannoso per la tua salute. Stare seduto durante il lavoro ti fa male. Stare seduto dopo il lavoro ti fa male. Pensa che stare seduti è dannoso quanto fumare, tranne per il fatto che, probabilmente, la lobby dei mobilifici è meno potente di quella del tabacco! Ti starai chiedendo come sia possibile che la posizione seduta sia tanto dannosa: eppure sembra così comoda, sicuramente molto più comoda dello stare in piedi! Rifletti: hai mai provato a muoverti senza stampelle dopo che le hai utilizzate per mesi? Bene, ora pensa da quanti anni usi la tua "stampella-sedia".   

Abbiamo perso la nostra naturale forza e cosi anche stare in piedi è diventato difficile, scomodo. Abbiamo perso la nostra naturale posizione di riposo in accosciata e per questo l'unica posizione alternativa che rimane a noi "umani da zoo" è quella data dalla sedia.

I danni fisici possono cominciare già da piccoli

Avete mai visto i bambini piccoli come si piegano per riposarsi? E le popolazioni africane, asiatiche? Stare seduti sovraccarica la colonna molto più della stazione eretta ed è per questo causa di numerosi disturbi. Non è certo un caso che nei paesi industrializzati l’incidenza dei problemi alla colonna (lombalgia, sciatalgia, cervicalgia, cefalea mio-tensiva, discopatia, ecc.) vada dal 75 al 90% della popolazione, contro il 7-18% circa dei paesi non industrializzati.  

Gli effetti collaterali della sedia non si fermano a quelli elencati sopra, anzi! Tra i tanti altri ci sono emorroidi, scoliosi, cefalea, contratture muscolari, solo per citarne alcuni.  

Non parliamo poi di quello che accade ai bambini, costretti sulle sedie, nelle scuole, fin dalla più tenera età. Bambini che nel giro di pochi anni passano dall'essere dei veri e propri "campioni motori" ad "analfabeti motori", correndo il rischio di soffrire di dolori e problemi alla schiena fin dalla più tenera età. L'Associazione Italiana Fisioterapisti lancia ormai da diversi anni un appello ai docenti: «Alle elementari metà dei bambini già soffre di lombalgia. I danni posturali alla colonna iniziati nella pubertà, se non corretti entro i primi 10 anni di vita, sono difficilmente trattabili. Per questo oggi il mal di schiena è diventato una vera piaga sociale».  

Una possibile soluzione

Purtroppo la sedentarietà è un rischio subdolo, in quanto il danno non viene percepito mentre accade. Come insegniamo spesso ai nostri seminari, il corpo diventa bravo a fare - o a non fare - quello che facciamo o non facciamo più spesso. Se passiamo la maggior parte delle nostre giornate seduti, diventeremo molto bravi a stare seduti, appunto, e avremmo problemi quando ci alzeremo in posizione eretta.  

Anche se da anni trascorri una vita letteralmente "sedentaria", non è mai troppo tardi per tornare a muoverti e ad usare il tuo corpo! Trovare un'alternativa alla posizione seduta può davvero fare la differenza e incidere enormemente sul nostro benessere. Alzati quanto più spesso possibile dalla sedia, sgranchisciti le gambe, saltella, muoviti.

 

 

Cambia frequentemente posizione: abbandona a mano a mano sempre più la sedia e prova a lavorare in squat (la naturale posizione di riposo dell'essere umano) o in posizione eretta.

Riacquisisci la padronanza di questi schemi motori fondamentali e godi appieno del benessere che ti regaleranno. Lo scrittoio per scrivere in piedi è oggetto di una vera e propria riscoperta. Provalo. Utilizzalo inizialmente per brevi periodi e vedrai che tenderai spontaneamente a prolungarne l'uso.

Se possibile, inoltre, abbandona di quando in quando la tua postazione di lavoro e ti accorgerai che camminando si pensa meglio. Figurati correndo!  

 

 

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Daniele Vecchioni
Master Running Coach, ideatore e fondatore di Correre Naturale, ha seguito centinaia di runners attraverso tutta Europa. Daniele promuove la... Leggi la biografia
Master Running Coach, ideatore e fondatore di Correre Naturale, ha seguito centinaia di runners attraverso tutta Europa. Daniele promuove la Cultura del Running attraverso l’Europa e con Correre Naturale vuole portare questo messaggio in Italia, mirando a raggiungere milioni di persone, dai bambini, agli amatori fino ad atleti professionisti... Leggi la biografia

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