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La meditazione efficace per tutti… anche per gli scettici!

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La meditazione efficace per tutti… anche per gli scettici!

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La meditazione efficace per tutti… anche per gli scettici!

Se un tempo era un tema familiare principalmente a persone dalla forte spiritualità, ai religiosi, o a chi si occupa di discipline olistiche, oggi leggiamo dei benefici della meditazione sui quotidiani e sulle riviste generaliste, ne sentiamo parlare da amici e colleghi, ce la consigliano a volte medici e terapisti. Tuttavia uno dei falsi miti sulla meditazione, che ancora gioca un ruolo nel dissuadere alcune persone dall’avvicinarvisi, è proprio la convinzione che essa sia fortemente legata alla religione o all’esoterismo. Scopri come ti convinceremo del contrario!


Redazione Le Vie del Dharma

Negli ultimi anni la meditazione è diventata una pratica importante per un numero sempre crescente di persone. In uno studio condotto nel 2012 dall’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, l’8% degli americani adulti (ovvero circa 18 milioni di individui) ha affermato di praticare una forma di meditazione.

Questo avveniva 5 anni fa e la ricerca si limitava a un solo paese occidentale, ma è evidente come oggi anche in Europa e in Italia la meditazione sia un argomento di discussione sempre più popolare, di cui ormai si scrive e si parla anche al di fuori delle riviste o degli ambienti “specializzati”.

Se un tempo era un tema familiare principalmente a persone dalla forte spiritualità, ai religiosi, o a chi si occupa di discipline olistiche, oggi leggiamo dei benefici della meditazione sui quotidiani e sulle riviste generaliste, ne sentiamo parlare da amici e colleghi, ce la consigliano a volte medici e terapisti.

Esistono moltissime scuole e stili di meditazione, al punto che si dice ci siano “tante forme di meditazione quante le persone che la praticano”. Se anche tu pratichi o hai mai praticato yoga, avrai forse familiarità con le pratiche meditative di tradizione indiana o buddhista. Tuttavia sono tanti i contesti culturali in cui si sono sviluppate ricche tradizioni di meditazione - spesso legate alla religiosità, ma non necessariamente!

Tuttavia uno dei falsi miti sulla meditazione (di alcuni falsi miti sullo yoga abbiamo parlato qualche tempo fa), che ancora gioca un ruolo nel dissuadere alcune persone dall’avvicinarvisi, è proprio la convinzione che essa sia fortemente legata alla religione o all’esoterismo e che non faccia per chi religioso non è o, più in generale, per chi non si sente particolarmente vicino alla spiritualità (o, forse, ancora non ha trovato il proprio percorso spirituale).

Per sfatare questo falso mito e aprire i benefici della meditazione a tutti, anche ai più diffidenti, lo psicologo tedesco Ulrich Ott ha pubblicato qualche anno fa Meditazione per Scettici, un libro agile e chiaro, ma al contempo documentato con grande cura e spirito aperto, che introduce alla meditazione e, soprattutto, documenta in modo oggettivo gli effetti degli esercizi meditativi sull’attività e la struttura del cervello, così come sono stati provati scientificamente dalle ricerche nel campo della neuroscienza.

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La meditazione: presa di coscienza e cambiamento

La ricerca, scrive Ott, ha dimostrato che i circuiti neuronali che determinano la nostra coscienza sono estremamente plastici e sono modificati dalle nostre azioni. Il percorso di crescita che ci ha reso ciò che siamo ora, l’evoluzione che abbiamo compiuto da cellula fecondata a essere umano complesso e cosciente, è fortemente influenzato da fattori biologici (la realtà del nostro corpo fisico) e culturali (la lingua che parliamo e che dà forma ai nostri pensieri; le tradizioni, le regole e le abitudini della cultura in cui siamo cresciuti… eccetera), ma non solo: il terzo fattore nello sviluppo della nostra coscienza è quello personale. Le azioni, le attività, le decisioni e i pensieri che scegliamo noi stessi, infatti, plasmano la nostra coscienza tanto quanto la biologia e la cultura.

Tanti comportamenti e risposte agli stimoli, nella vita di ogni giorno, avvengono in modo automatico: per esempio, anche solo leggendo queste righe stiamo mettendo in pratica un’abilità che abbiamo ingranato al punto da non renderci più conto dei passaggi che eseguiamo mentre scorriamo con gli occhi le parole, le pronunciamo interiormente e le comprendiamo. Così come diventano automatici gesti pratici come guidare l’auto o leggere, anche le nostre risposte emotive e la qualità dei nostri pensieri sono spesso frutto di automatismi di cui non siamo pienamente coscienti, ma che possiamo comprendere meglio e quindi modificare se ci liberiamo dai vecchi schemi di pensiero e dai comportamenti radicati.

Rompere schemi di pensiero negativi, prendere decisioni con chiarezza e creare nuove abitudini con l’aiuto di una maggiore consapevolezza e autodeterminazione è un’idea che nello yoga conosciamo bene, come abbiamo visto anche in alcuni dei nostri articoli passati.

Nei secoli sono state tante le tradizioni yogiche e le diverse scuole di meditazione che hanno sviluppato una grande saggezza sul potenziale dell’essere umano di conoscere sé stesso in profondità e, con questa maggiore consapevolezza, portare il cambiamento nella propria vita.

Oggi le neuroscienze permettono di studiare gli effetti che questa presa di coscienza ha sull’attività cerebrale anche da un punto di vista scientifico: a chi non dovesse bastare l’esperienza pratica dei mistici dell’antichità o dei praticanti di meditazione contemporanei per convincersi della sua efficacia, un libro come Meditazione per Scettici può dare la motivazione necessaria per avvicinarsi a quel formidabile strumento di autoesplorazione e cambiamento che è la meditazione.

“L’entità della tua libertà personale e della tua autodeterminazione”, scrive Ott, “dipende dal tuo grado di consapevolezza.”
La meditazione dunque è un processo di presa di coscienza e di cambiamento. Come ogni processo, si sviluppa attraverso diverse profondità di esperienza: è normale, ad esempio, che il nostro primo approccio con la meditazione ci metta di fronte a ostacoli come inquietudine, noia, mancanza di concentrazione.

Successivamente potremo giungere a uno stato di profondo rilassamento, poi di maggiore concentrazione e attenzione consapevole; potremo sviluppare qualità come chiarezza, amore, gratitudine, autoaccettazione. Chi giunge allo stato più profondo dell’esperienza meditativa, la descrive come uno stato di non-dualità, in cui sperimentare il silenzio dei pensieri e un senso di unione e trascendenza.

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Come si inizia a meditare?

Sei incuriosito e vorresti provare qualche esercizio di meditazione? Le prime pagine di Meditazione per Scettici danno tre buoni consigli per prepararsi alla pratica.

1. Chiarisci la tua motivazione

Perché vuoi fare meditazione? Per migliorare la concentrazione? Rilassarti? Per gestire le tue emozioni? Prendere coscienza della propria intenzione è il primo e fondamentale passo con cui iniziare la pratica.

2. Trova un ambiente tranquillo e non avere fretta

Per iniziare, è meglio trovare un luogo che favorisca il raccoglimento e in cui restare indisturbati; anche un luogo all’aperto e in mezzo alla natura può portare grande tranquillità, ma forse per iniziare sarà più semplice creare un tuo spazio protetto all’interno di casa. Spegni il cellulare e chiedi a familiari e coinquilini di non disturbarti!

3. Trova il momento giusto

Molte tradizioni indicano le prime ore del mattino come le più adatte alla meditazione, ma non è detto che siano la scelta migliore per tutti, soprattutto se stai appena iniziando: sei un tipo mattiniero, oppure hai bisogno di tempo per carburare? Ti senti tranquillo appena alzato, oppure il pensiero di andare al lavoro ti assilla? Forse puoi sentirti più “sollevato” e ben disposto a meditare la sera dopo il lavoro, se sei ancora ben sveglio e non sei il tipo che si addormenta appena tocca il divano.

In ogni caso, evita di fare gli esercizi di meditazione a stomaco pieno, o dopo aver bevuto bevande alcoliche o eccitanti! (Vuoi qualche consiglio in più su quanto tempo dedicare alla meditazione e come trovare costanza? Lo trovi qui!)

Successivamente, ci si addentrerà nelle tecniche di meditazione vere e proprie: dalla scelta della postura all’uso consapevole del respiro come strumento di meditazione; dall’osservazione attenta delle proprie sensazioni fisiche all’osservazione distaccata dei pensieri che creano il nostro “chiacchiericcio interiore”; fino a giungere a nuove intuizioni sulla natura della realtà.

Ciascuna fase e ciascuna tecnica della pratica meditativa merita il giusto approfondimento e non possiamo esaurire l’intero argomento in un articolo. Gruppo Macro e Le Vie del Dharma ti danno però la possibilità di farlo direttamente dalle pagine di Meditazione per Scettici: iscrivendoti alla newsletter potrai infatti ricevere l’intero libro in formato elettronico, un capitolo ogni settimana, direttamente nella tua casella email. Richiedilo cliccando sul link qui sotto. Buona lettura… e buona meditazione!


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La Redazione Le Vie del Dharma ha ideato e sta facendo crescere leviedeldharma.it, la guida online ai sentieri dello yoga.Le Vie del Dharma è un portale dedicato a diffondere la cultura yogica, spiegandola a curiosi e principianti e fornendo approfondimenti e formazione per i più esperti.  Forti delle rispettive esperienze, la Redazione e i... Leggi la biografia

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