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Essiccare verdure: pratico, facile e genuino

Alimentazione e Diete

Essiccare verdure: pratico, facile e genuino

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Essiccare verdure: pratico, facile e genuino

Sin dai tempi antichi, essiccare gli alimenti si è sempre rivelato vantaggioso, perché permetteva di conservare il cibo più a lungo, organizzare delle vere e proprie scorte per i periodi di minore disponibilità, non sprecare le eccedenze nei periodi di piena stagionalità di orto o frutteto e forniva inoltre alimenti alleggeriti dal peso dell'acqua, perfetti per essere trasportati o conservati occupando poco volume.


Sara Cargnello

Sin dai tempi antichi, essiccare gli alimenti si è sempre rivelato vantaggioso, perché permetteva di conservare il cibo più a lungo, organizzare delle vere e proprie scorte per i periodi di minore disponibilità, non sprecare le eccedenze nei periodi di piena stagionalità di orto o frutteto e forniva inoltre alimenti alleggeriti dal peso dell'acqua, perfetti per essere trasportati o conservati occupando poco volume.

Grazie alla disidratazione molte persone oggi amano produrre in casa la propria frutta essiccata, il dado vegetale, ed innumerevoli piatti creativi e sfiziosi, sfruttando il fatto che gli alimenti disidratati cambiano di consistenza ed il loro sapore diventa molto più intenso.

Prodotti di elevata qualità

L'essiccazione, molto semplicemente, rimuove l'acqua dagli alimenti, impedendo in questo modo la proliferazione di microrganismi. Se condotta a bassa temperatura non intacca il valore nutrizionale in modo significativo e permette di ottenere prodotti di elevata qualità. Si tratta pertanto di un metodo conservativo gentile: vitamine, minerali ed enzimi non subiscono grandi perdite, a parte le vitamine pi˘ sensibili all'ossidazione come la vitamina C. La temperatura ideale per la disidratazione è tra i 40 e i 50 gradi, ovvero la temperatura di un caldo e asciutto sole estivo.
Temperature maggiori distruggono gli enzimi, mentre temperature più basse non sono efficaci ed inoltre sottopongono troppo a lungo gli alimenti all'ossidazione dell'aria, favorendo la perdita vitaminica.

Da consumare entro 6 mesi

Una volta pronto, il prodotto essiccato va conservato in un contenitore ermetico ed in un luogo buio e fresco, perché l'umidità ne fa perdere rapidamente la fragranza. Se ben conservati, gli alimenti essiccati durano per mesi, anche un anno, ma in generale è bene consumarli entro sei mesi dalla preparazione per beneficiare al massimo delle proprietà nutritive.

Se vogliamo essiccare verdure particolarmente acquose, come i pomodori ad esempio, è opportuno condirle prima con un poco di sale per migliorare la disidratazione e scongiurare il rischio di muffe. Prima di consumare la nostra verdura o frutta essiccata, è sempre buona abitudine reidratarla in acqua, sia per eliminare l'eventuale sale aggiunto sia per facilitarne la digestione. Un alimento secco ha bisogno di acqua per essere assimilato al meglio e se il lavoro di reidratazione non viene compiuto con l'ammollo preventivo, ebbene questo lavoro lo dovrà fare il nostro organismo.
Per questa ragione tutta la frutta essiccata è più digeribile dopo la reidratazione, tuttavia è bene non utilizzare troppa acqua per questa operazione, onde evitare che vitamine e minerali si disperdano in essa.

Come procedere in casa: essiccatore, forno o... sole

Il modo più semplice, igienico e pratico per essiccare in casa è utilizzare l'essiccatore, una scatola a ripiani munita di una ventola ad aria calda che asciuga in maniera efficace i nostri prodotti. In alternativa possiamo utilizzare il forno di casa impostato a 50 gradi con lo sportello leggermente aperto, tuttavia questo sistema può risultare poco pratico poichè i tempi di essiccazione sono in genere abbastanza lunghi (8-10 ore).
Se le condizioni climatiche lo permettono, possiamo chiaramente sfruttare il sole estivo, nelle giornate più asciutte e calde, ponendo i nostri frutti su gratelle esposte all’aria aperta e protette da una zanzariera per evitare la contaminazione da insetti. Fate attenzione, però, perché proprio come noi al sole ci scottiamo la pelle, anche gli alimenti sotto il sole cocente perdono parte consistente di sostanze e nutrimenti.
Nonostante quindi sia credenza popolare che per essiccare gli alimenti non ci sia nulla di più naturale del sole, sarebbe meglio essiccare gli alimenti all’ombra o in una zona ventilata.

LEGGI gli altri post di Sara Cargnello sull'alimentazione crudista.


Sara Cargnello
Sara Cargnello è laureata in Scienze Ambientali e specializzata in Educazione Ambientale.Ha fatto per anni l’Educatrice Ambientale per... Leggi la biografia
Sara Cargnello è laureata in Scienze Ambientali e specializzata in Educazione Ambientale.Ha fatto per anni l’Educatrice Ambientale per bambini e la Guida Naturalistica, per poi tornare sui libri diplomandosi Nutrizionista Olistica e specializzandosi con un Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana. Dal 2003, grazie al suo blog,... Leggi la biografia

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