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La dottoressa Michela De Petris al Sana: "Ci curiamo in base a quello che mettiamo nel piatto"

Alimentazione e Diete

La dottoressa Michela De Petris al Sana: "Ci curiamo in base a quello che mettiamo nel piatto"

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La dottoressa Michela De Petris al Sana: "Ci curiamo in base a quello che mettiamo nel piatto"
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La dottoressa Michela De Petris è balzata agli “onori” della cronaca dopo il suo intervento alla trasmissione Le Iene in cui ha parlato del rapporto tra alimentazione a base vegetale e regressione delle malattie tumorali. In questa trasmissione era stata qualificata come specialista all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Milano e proprio tale “contesto” aveva creato molta curiosità e stupore. 


Redazione Web Macro

La dottoressa Michela De Petris è balzata agli “onori” della cronaca dopo il suo intervento alla trasmissione Le Iene in cui ha parlato del rapporto tra alimentazione a base vegetale e regressione delle malattie tumorali.
In questa trasmissione era stata qualificata come specialista all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Milano e proprio tale “contesto” aveva creato molta curiosità e stupore. La domanda che si sono fatti tutti a sentirla parlare è stata: “Un ospedale così importante promuove l’alimentazione a base vegetale per prevenire il cancro?”. Stupore durato poco visto che a breve è arrivata la “scomunica” del San Raffaele stesso che ha tenuto a precisare che la dottoressa De Petris è una consulente ed aveva parlato unicamente a titolo personale.
Fatto sta che da quella volta la De Petris ha visto cambiata la sua vita professionale, come ci spiega anche in questa nostra breve intervista che precede l’intervento che lei farà, da medico chirurgo e specialista in scienza dell’alimentazione, al convegno talk-show dedicato a The China Study al Sana di Bologna.

Dott.ssa De Petris, dopo la sua apparizione a Le Iene molte cose sono cambiate per lei, soprattutto dal punto di vista professionale. Ce lo può raccontare?

La soddisfazione più grande è aver ricevuto più di 20.000 richieste di visita, telefonate e messaggi di approvazione, solidarietà e vicinanza. Vuol dire che abbiamo smosso tante coscienze e aperto nuove prospettive di prevenzione e cura per tante persone! Ci voleva!!!! Ai miei pazienti dico sempre che “non è mai troppo tardi per migliorare le propri abitudini alimentari” e noi medici abbiamo il dovere ed il diritto di farlo sapere a tutti. Il  WCRF (Word Cancer Resarch Found) afferma che “Il 30-40% dei tumori può essere evitato con una dieta più sana” e il bello è che la dieta dipende solo ed esclusivamente da noi: siamo noi che decidiamo cosa mettere nel piatto.
In più sappiamo che “stili dietetici a rischio peggiorano la prognosi di malattie già conclamate” (Int J Cancer, 2006) quindi l’alimentazione diventa a tutti gli effetti terapia e cura.

Reputa che ci sia ancora un grave vuoto all’interno della comunità dei medici sul rapporto tra cibo e salute?

Purtroppo sì. Nel corso di laurea in medicina e chirurgia non si parla mai di alimentazione, non c’è un esame specifico, nè ore dedicate a questa materia. Direi semplicemente scandaloso! Ippocrate, il padre della medicina, diceva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Come è possibile che ai medici non venga insegnato nulla in ambito alimentare? E purtroppo le lacune sono lampanti! E’ facile sentir dire ad un paziente oncologico di mangiare pure quello che desidera o ad una donna in menopausa di usare latte e formaggi (soprattutto stagionati) per la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi. Quando invece basterebbe un minimo di preparazione per sapere che con i giusti consigli nutrizionali si può davvero migliorare la situazione clinica di chi abbiamo difronte o, addirittura, non aggravarla!

Cosa si sente di consigliare a chi, sapendo di avere una malattia grave, vuole rivedere la propria alimentazione?

Consiglio di informarsi, studiare e non arrendersi ai preconcetti ed alle usanze alimentari che ci hanno da sempre inculcato. Basta sperimentare quanto faccia bene al fisico e alla mente limitare o, ancor meglio, eliminare del tutto i cibi di origine animale (infiammano ed acidificano l’organismo) per non tornare più indietro. Una dieta vegetale ricca di verdura, frutta, cereali integrali, legumi, frutta secca, semi e alghe ben bilanciata, varia ed equilibrata è il modo migliore per disinfiammare, alcalinizzare ed apportare vitamine e antiossidanti preziosi al corpo. Soprattutto in presenza di una grave patologia, un’alimentazione il più possibile a base vegetale migliora lo stato di benessere del soggetto, aumenta l’efficacia delle terapie alle quali è sottoposto e ne riduce gli effetti collaterali. Non esiste una sola malattia che non si giovi di un cambiamento alimentare di questo tipo.
Ovviamente il “fai da te” non è mai consigliato: avere una guida preparata e motivata è la scelta migliore.

Vieni ad ascoltare l'intervento della dottoressa De Petris al convegno La rivoluzione delle forchette vegan al Sana di Bologna sabato 6 settembre.


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La Redazione Web Macro si occupa di tutte le ultime novità, anticipazioni, curiosità, approfondimenti che riguardano il mondo Macro. Gli articoli spaziano su tutti i principali argomenti che Macro divulga con passione dal 1987. Il meglio per il benessere di Corpo, Mente e Spirito raccontato da coloro che vedono nascere quotidianamente i... Leggi la biografia

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